Il Messaggero Veneto 17-06-2002
TRIESTE - I radicali non sono disposti a rinunciare nč al referendum nč alla loro proposta di legge elettorale: lo ribadisce in una nota Stefano santarossa, del Comitato per una radicale riforma presidenzialista. «All'abitudine, tutta italiana, di voler sfilare sotto il naso al cittadino la scheda referendaria - osserva Santarossa - non si sottraggono neanche gli esponenti di Forza Italia, con Saro in testa. Dopo aver approvato qualche mese fa una legge elettorale con cui si toglie agli elettori la possibilitą di eleggere direttamente il presidente della Regione, ora i forzisti, per evitare la sicura sconfitta alla prova referendaria, vorrebbero rimangiarsi il testo della legge elettorale da loro stessi concepita. Tutto ciņ dopo che sono gią state state raccolte 50.000 firme dei cittadini a sostegno della richiesta referendaria».
«Si tratta - prosegue - di una tradizione della partitocrazia volta a sottrarre al cittadino la scheda referendaria, strumento di democrazia diretta e potere sancito dalla costituzione. La presenza dei radicali in questa battaglia referendaria sarą, innanzi tutto, quella di controllare che i partiti presenti in consiglio regionale, non cerchino di impedire lo svolgimento del referendum con leggi truffa, o cerchino successivamente di manipolare l'esito referendario a proprio piacimento».
«Una volta tenutosi il referendum - riprende Santarossa -, lo scontro sarą sulla scelta del modello di legge elettorale. Il radicali propongono il modello americano, con governatore eletto direttamente dai cittadini e con due o tre partiti, eletti con il sistema maggioritario a turno secco: nei collegi con 20000 abitanti chi vince va in consiglio regionale, chi perde sta a casa. Tale modello č gią stato formalizzato in un Proposta di legge di iniziativa popolare su cui č in atto una raccolta di 15000 firme. Il modello americano, che stabilisce una completa autonomia funzionale, istituzionale e politica dei Parlamenti e dei Governi, costituisce tuttora l“unica soluzione per uscire dalle secche di un regionalismo incompiuto».
Il referendum e la proposta di legge di iniziativa popolare saranno i temi dell'assemblea regionale di radicali Italiani che si svolgerą sabato 22 giugno a Trieste all' Hotel Savoia Excelsior (sala imperatore), dalle 10 alle 13, con la presenza di Daniele Capezzone, Rita Bernardini, rispettivamente segretario e presidente di radicali Italiani e degli eurodeputati della Lista Bonino Gianfranco Dell'Alba e Maurizio Turco.