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Il Messaggero Veneto 03-04-2002

I radicali: una legge voto all'americana

UDINE - «C'è voluto l'intervento del sindaco di Udine Cecotti per fare chiarezza attorno al dibattito sulla legge elettorale regionale», lo afferma Gianfranco Leonarduzzi dei radicali italiani in una lunga nota nella quale sostiene anche che «la recente costituzione del "comitatone" pro referendum nulla ha da spartire con la bontà della Tatarellum o la malignità di quella varata dal consiglio regionale». «Chiarito il bluff - prosegue l'esponente radicale - il comitatone avrebbe dimostrato più coerenza insistendo con l'elezione diretta del presidente solo se "pulita" degli orpelli e accessori che contraddistinguono il Tatarellum. Perciò - prosegue Leonarduzzi - l'assembramento attorno al Tatarellum nasconde finalità ben diverse da quelle di difesa di un sistema elettorale».

Per questi motivi i radicali friulani stanno pensando a una propsta di legge all'americana con grossissime novità che verranno presentate nei prossimi giorni. «Il presidenzialismo del Tatarellum è una forma di elezione diretta del presidente spuria, incompleta, tant'è che si parla di una norma transitoria - afferma Leonarduzzi - giacché dovrà occuparsi di varare un nuovo statuto e una nuova legge. I governatori delle altre regioni non hanno ancora deciso quale legge elettorale attuare alle prossime consultazioni, non ne parlano». In merito al timore di un ritorno alla partitocrazia - continua Leonarduzzi - «ci si dimentica facilmente, nel caso del Friuli-Venezia Giulia e del Tatarellum, che l'elezione diretta del presidente rimane sempra appannaggio delle segreterie di partito, e nulla cambia fra la nuova legge regionale e il Tatarellum per il semplice motivo che non è il cittadino a decidere chi candidare. In tutti e due i casi saranno sempre le botteghe dei partiti.

Se veramente si vuol parlare di elezione diretta - conclude Leonarduzzi -, si abbia il coraggio di affrontare le primarie. Si abbia il coraggio di togliere il premio di maggioranza, si abbia il coraggio di togliere il listino bloccato. L'elezione diretta - conclude - o è all'americana o non lo è».