L'UOVO POLITICO (la dinamica evolutiva della vita politica)
di Walter Mendizza
I Radicali del Friuli Venezia Giulia, soprattutto quelli dell'area giuliana, del monfalconese e goriziani, hanno ritenuto opportuno iniziare una sorta di editoriale politico sul sito della neonata Associazione di radicali che si riconosce attorno al sito "radicaliperlarosa.it". L'associazione ha lo scopo di seguire più da vicino i movimenti politici della nuova formazione riformatrice laica, liberale, socialista e radicale, "la rosa nel pugno" nella nostra regione.
Perché questo nome? Perché l'uovo politico? Perché l'uovo è il recipiente che protegge un essere vivo nella sua prima fase di crescita. L'isolamento dal mondo esterno ancora ostile assieme agli elementi nutritivi che contiene, rende possibile la vita proteggendola dalle aggressioni dell'ambiente, fino a quando questo essere vivo non si sviluppa a tal punto da poter far fronte da sé con una certa probabilità di successo, i cambiamenti del medio ambiente che lo circonda. Ma arrivato il momento di maturazione, quando l'essere ha già sviluppato le sue capacità e strumenti per far fronte al mondo esterno, l'involucro deve essere rotto, ché altrimenti, da rifugio e matrice di vita diventerebbe ben presto una prigione asfissiante ed il loculo sepolcrale delle potenzialità dell'essere stesso.
Alla stessa stregua, l'essere umano deve abbandonare l'utero materno non appena la prima fase della crescita sia raggiunta, per entrare in un nuovo ciclo di sviluppo dentro un nuovo "uovo" rappresentato dalla mamma, dal focolare domestico. Dunque l'individuo andrà preparandosi per affrontare passo dopo passo tanti nuovi involucri sempre più ampi che rappresentano le sfide della vita: la scuola, l'università, il mondo del lavoro, ecc.
Dunque, nella vita dobbiamo inevitabilmente confrontarci con questa ricorrente esperienza di rompere il guscio di una cornice conosciuta, di una intelaiatura che eravamo imparato a conoscere e a muoverci, per passare ad un altro ambiente nel quale potremo mettere alla prova le nuove conoscenze che sono andati crescendo dentro di noi e che ci apriranno il camino ad una libertà sempre più piena e gratificante. La vita si conquista con libertà e conoscenza. Ma queste conquiste non sono indolori: si fanno attraversando momenti di insicurezza, di dubbio, di timori e sofferenze. Tuttavia così facendo, a mano a mano che imminenti e sconosciute sfide ci raggiungono, le accetteremo se siamo stati educati a crescere. Prenderemo nuove responsabilità nel lavoro oppure trasformeremo un rapporto di coppia che è diventato stantio, oppure ancora ci disfaremo di qualche idea che ci avevano inculcato o di qualche complesso che ci eravamo costruiti per non dover affrontare qualche responsabilità che ci risultava insopportabile. Le varianti sul tema sono infinite ma si tratta sempre di avere il coraggio di cambiare l'immagine di noi stessi, assumendoci tutta la responsabilità, tutte le conseguenze di questo mutamento interiore.
La sfida è ineluttabile: la vita è crescita ed espansione della coscienza attraverso la comprensione che si nutre di ciò che si è pensato e di ciò che si è vissuto, dandoci così nuove conoscenze e quindi una nuova vita. Anche la politica è così. Anche la politica ha questo impulso ad elevarsi che batte in ciascuno di noi, un processo costante di morte e rinascita che è la radice della trascendenza dei nostri limiti di comprensione politica, per arrivare ad essere ciò che veramente siamo attraverso una continua moria di noi stessi e di rinascita ad ogni guscio rotto, lasciando dietro di noi il passato, ciò che è conosciuto, per aprirci, nonostante la paura dell'incerto, ad un futuro nuovo, uno spazio per continuare a crescere.
Con la Rosa nel Pugno si apre un nuovo spazio per continuare a crescere. Uno spazio che vuole condurre i cittadini verso una maggiore consapevolezza politica. Una coscienza dei "casi Italia", dai grandi temi come la giustizia, la situazione carceraria o la mancanza di informazione, ai temi di tutti i giorni. Questioni riguardanti piccoli soprusi di uno Stato che ci tratta come sudditi, dalle regioni fino ai comuni, che ci infligge multe salate senza darci parcheggi, che ci riempie di 300 mila leggi solo per gettarci nella frustrazione colpevole data l'impossibilità fisica per chiunque, anche per gli stessi magistrati, di conoscerle tutte.
Con la Rosa nel Pugno si apre un nuovo spazio di diritti per far fronte a coloro che tendono a toglierli. Perché lo Stato presuppone che tu non sia una persona, presume che non si abbia a che fare con qualcuno il cui volere deve esser rispettato: così non hai diritto a farti uno spinello, ma neppure hai diritto a morire come vuoi, e non hai neanche il diritto di non metterti le cinture di sicurezza se non vuoi, non hai diritto a fare nienteŠ Perciò la Rosa nel Pugno sbarcherà nelle piazze e nelle strade in vista della campagna elettorale per le elezioni politiche ed amministrative di primavera in cui il nuovo soggetto politico sarà impegnato.
La presentazione di candidature radicali all'interno di questa lista alle Amministrative e la disponibilità ad assumere impegni diretti di governo in alcune città sono scelte da fare con i cittadini. Scelte da vincolare a precisi accordi e contratti politici da presentare all'opinione pubblica. Questo è il primo passo di una grande e nuova stagione d'iniziativa politica cittadina volta ad ottenere, nell'alleanza col centrosinistra, l'alternanza all'attuale amministrazione di centrodestra. Questa è la consapevolezza da sviluppare, il guscio da rompere per entrare nella nuova vita.
Ecco svelato il motivo di questo nome per questi editoriali: l'uovo politico. Perché il processo di morte e rinascita ci spinge ad abbandonare in ogni momento del proprio cammino politico, il guscio vuoto di ciò che a suo tempo ci risultava invece necessario, gratificante, portatore di arricchimento, ma che adesso non ci darebbe che delusione, stanchezza, astio. L'umile uovo, nella sua modestia, nella sua rotondità, ci insegna questo.
07/12/2005
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