Il Messaggero Veneto 14-04-2002
Dopo la presa di posizione di An l'assessore alla sanità replica a Castaldo e accelera il provvedimento
Si prepara il vertice di maggioranza. Il Ccd chiede la verifica
di TOMMASO CERNO
UDINE - Nessun dietrofront sui ticket regionali sui farmaci. Non si ferma l'assessore alla sanità Valter Santarossa che, dopo le polemiche di questi giorni che hanno coinvolto Polo e Ulivo, accelera sul provvedimento, pronto a convocare un vertice di maggioranza entro la prossima settimana.
Il calendario per giungere all'approvazione del provvedimento che porterà i cittadini del Friuli-Venezia Giulia a pagare un euro a ricetta per le medicine prevede poi l'incontro con i sindacati e, ultimo passo verso il via libera definitivo, la discussione in giunta. I tempi? Saranno da record: «Se si decide di fare una cosa - dice Santarossa - bisogna farla subito. E la maggioranza aveva già discusso questo provvedimento, anche se qualcuno sembra non saperlo». Il riferimento va al collega del centro-destra Giovanni Castaldo, che dai banchi di Alleanza nazionale aveva criticato la proposta di Santarossa, sia per ragioni di metodo che tecniche. La replica dell'assessore è al fulmicotone: «Se Castaldo è tanto bravo - ribatte Santarossa - non capisco perché non abbiano scelto lui per fare l'assessore alla sanità. La riunione di maggioranza c'è stata, Castaldo non c'era perché impegnato al congresso di An. Se crede, comunque, può pure rivendicare il ruolo di assessore regionale».
A nulla valgono, comunque, nemmeno le proteste dell'Ulivo («solo strumentalizzazione elettorale di chi non vuole fare nessuna scelta in materia di sanità»), nè quelle di Cgil, Cisl e Uil pronti a scendere in piazza il 6 maggio contro le scelte della Regione («convocherò i sindacati per un incontro specifico sui ticket, visto che sono un argomento di pubblico interesse»). Così, Santarossa traccia il suo calendario per giungere al più presto a varare il provvedimento. Un euro per ricetta che, a detta dell'assessore, «è pochissimo - dice - rispetto a regioni come il Veneto dove si paga il doppio e anche il triplo». E se le porte alle critiche tecniche e di metodo scagliate dai banchi di An restano sbarrate, Santarossa apre il dialogo a destra sulle proposte concrete: «Ho fatto un'ipotesi di lavoro - aggiunge l'assessore - che prevede certamente, come chiede Castaldo, una serie ampia di esenzioni dal ticket. Così come l'idea di un redditometro, un sistema di calcolo dei costi per l'utenza capace di rapportare l'entità delle contribuzioni alle disponibilità economiche dei pazienti, è un concetto su cui si può tranquillamente ragionare, proprio perché siamo ancora nella fase delle valutazioni e delle proposte».
I ticket, secondo il disegno di Santarossa, non hanno comunque lo scopo di sanare deficit o coprire ammanchi di bilancio, bensì di «avere un forte effetto placebo sulle prescrizioni in eccesso - prosegue l'assessore - che sono testimoniate dalle statistiche. Altro proposito della giunta regionale, rispetto a chi fa demagogia come fece il centro-sinistra abolendo il ticket a pochi mesi dalle elezioni, è mettere da parte risorse da spendere nel settore della sanità, investendo di più».
La riunione con i colleghi del centro-destra sarà fissata la prossima settimana, mentre Santarossa già pensa di convocare le sigle sindacali insorte contro l'annuncio del ticket per un vertice specifico sul tema. «La disponibilità al dialogo con il sindacato - continua l'assessore - c'è sempre stata, per cui continuerà. Anche perché, fatta salva l'intenzione di introdurre a breve la contribuzione, la mia ipotesi tecnica è tutta da discutere e potrà subire le modifiche che saranno ritenute opportune».