Drammatici episodi da segnalare al termine del lungo ponte primaverile a Udine. Due giovani detenuti nel carcere del capoluogo friulano hanno tentato il suicidio. Solo l'intervento tempestivo dei compagni di cella ha evitato il peggio. La casa circondariale è "naturalmente" sovraffollata, la struttura fatiscente, agenti in numero inferiore a quanto previsto dal regolamento carcerario, condizioni di vita particolarmente difficili anche nella sezione femminile.

Qualche settimana fa, in occasione dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella in merito allo stato d'illegalità della Corte costituzionale, una buona parte dei detenuti ha sottoscritto la partecipazione al digiuno dei radicali. Mentre venivano informati sulle ragioni dell'iniziativa, molti di loro esprimevano lo smarrimento nei confronti di società e istituzioni indifferenti alla Carta costituzionale ancora una volta violata, manifestando, per assurdo, una legittima incomprensione per la punizione di se stessi.

Qualche giorno dopo i due tentativi di suicidio, è venuto in visita a Udine il capo dello stato Ciampi, il corteo ha scorazzato per un giorno intero da una parte all'altra della città mantenendosi sempre  a debita distanza dalla zona del carcere. Da domani i detenuti saranno un pò più deboli, più dimenticati, soffriranno più di altri un sistema giudiziario farraginoso, subiranno la vecchia funzione punitiva della pena.