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Il Piccolo 15-01-2002

Il dibattito sulla possibile riapertura di luoghi delegati alla prostituzione evidenzia una realtà ormai vistosissima

Case «chiuse»? No, più aperte che mai

In continua crescita l'uso degli appartamenti privati da parte delle «squillo»

LIGNANO - L'acceso dibattito sulla possibile riapertura delle case chiuse, non può prescindere da una considerazione: anche attualmente vi è un cospicuo numero di signorine che esercitano la professione più antica del mondo lontano dalle strade e dai fuochi di gomme. Seppure i provvedimenti adottati dai sindaci di alcune località storicamente visitate dalla prostituzione peripatetica abbiano effettivamente «ripulito le strade», tutto si può dire, meno che la prostituzione sia scomparsa dalla regione; semplicemente si sono riscoperte le case, verosimilmente non tanto collettive, quanto piuttosto singoli appartamenti variamente dislocati in tutte le province, e non solo nei capoluoghi.

Per rendersene conto, è sufficiente scorrere una qualsiasi rubrica di «annunci», «comunicazioni personali», «incontri» o, a volte, «prestazioni professionali» di quotidiani locali o di annunci vari, anche a distribuzione gratuita: capita allora di imbattersi in un fiorire di «prosperosa», «formosa», «disponibile», «molto disponibile» (la differenza?) e persino «anche padroncina»; e di vedere una parata di nazionalità da ricordare una squadra di calcio di serie A: venezuelana, brasiliana, colombiana, ungherese, rumena, orientale, argentina, peruviana, e chi più ne haŠ Miracoli della tecnologia, anche internet soccorre chi cerca «momenti indimenticabili», «massaggi», e si può magari considerare un «gentiluomo». Così, si possono ammirare anche le grazie (ammesso che le foto siano attendibili) ancorché col volto oscurato della presentatrice dell'annuncio (o presentatrici: qualche volta anche in coppia).

Posto che mediamente ci si rifà ai capoluoghi, come si diceva (con la passibile eccezione di una «economica (?) mora friulana», che opera sopra Udine), in una giornata presa a campione colpisce la quantità di annunci riferiti a Lignano, ben undici. Mossi da curiosità indagatrice, mettiamo mano al telefono, cogliendo una singolare par condicio nel trovare numeri di tutti i gestori di telefonia mobile: più della metà risultano occupati, gli altri riservano alcune sorprese.

Tenendo un esordio standard «Ehm, ciao, ho letto il tuo annuncio», la voce giocoforza sensuale dall'altra parte risponde «Sì tesoro/amore, io sono a Lignano», confermando la dislocazione. A chiedere in cosa consiste il servizio, si fa indubbiamente una figura da deficienti, ma anche una spiegazione paziente, da maestra verso un bambino un po' tardo: «tu cosa pensi, amore?», ma anche un «quello che vuoi, sono molto disponibile» (come da annuncio, sic!) o un più generico «ci mettiamo d'accordo quando sei qui».

Le indicazioni per concretizzare il tutto sono standard: via Taldeitali, quando sei qui richiama e ti dò le indicazioni di dove salire. Le nazionalità più o meno corrispondono all'annuncio: ungherese, orientale, solo una dovrebbe essere genericamente dell'Est e si presenta come venezuelana. Per fissare l'appuntamento non paiono esserci problemi: mezz'ora, un'ora sono proposte che trovano comunque consenso. Va da sé, i nostalgici delle case chiuse possono tutt'ora trovare da che passare un po' di tempo in compagnia femminile, disponibile quantomeno ad un «massaggio sensuale».

Certo, il tutto avviene, per dirla con una vecchia pubblicità, a scatola quella sì chiusa: sarà così agevole tirarsi indietro se l'oscuro oggetto del desiderio non dovesse corrispondere ai canoni di gioventù e desiderabilità promessi dall'annuncio? E quali saranno i prezzi, poi? Già, perché su quello il riserbo è quasi assoluto, «ci mettiamo d'accordo quando sei qui» va a braccetto con «dipende anche da quello che facciamo». Solo in un caso ci viene risposto che «partiamo dalle centomila lire, tesoro». Non riusciamo a ricacciare la tentazione, e parte la domanda: «E in euro, quanto fa?». «Cinquanta», è la laconica risposta. Che al cambio fanno 96.813,5 lire: e poi dicono che gli arrotondamenti non sono mai a favore del cliente...

Vieri Peroncini