TRIESTE. RIGASSIFICATORI: I CONSIGLIERI COMUNALI DECIDONO DI RAPPRESENTARE SE STESSI
Non è un voto politico, votiamo in coscienza. Frase pronunciata da più di un Consigliere comunale nel corso dell'interminabile seduta di ieri notte, quasi come se questo fosse un punto di merito. Al di là del fatto che qualsiasi azione fatta in Consiglio comunale rappresenta un fatto politico, viene da domandarsi se i consiglieri siano consapevoli di dover rappresentare la città e i cittadini e non se stessi. Perché un voto contrario ai rigassificatori, basato sul non voler assumere atteggiamenti potenzialmente impopolari, rappresenta soltanto un modo per tutelare la propria immagine elettorale. Certo, con tutte le tesi prive di fondamento scientifico propagandate in questi mesi, circa la pericolosità dei rigassificatori, la posizione di un sostenitore di tali impianti assumerebbe sicuramente un ruolo impopolare, tuttavia, il Consigliere non si può mascherare dietro la mancanza di informazioni tecniche (così come ieri spesso è stato sostenuto)
I gruppi consiliari hanno la possibilità e il dovere politico di raccogliere tutte le informazioni necessarie ad esprimere un voto con conoscenza e competenza. Il sottrarsi a ciò rappresenta una abdicazione a rappresentare l'interesse del cittadino.
In questo panorama desolante ci complimentiamo con il Sindaco Roberto Dipiazza e con i Consiglieri di Alleanza Nazionale e dei Democratici di Sinistra che fino in fondo hanno lottato per mantenere viva la possibilità di dare alla città di Trieste una opportunità di modernità e progresso.
Christina Sponza - Trieste 28 Luglio 2006
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