Il Messaggero Veneto 02-02-2002
I dati aggiornati delle Finanze: 1.654 milioni di euro, prima voce del bilancio
TRIESTE - L'assessorato alle Finanze ha reso noti i dati relativi alla spesa regionale, sia per il 2001, sia per la previsione del 2002, in termini assoluti e percentuali. Ne emerge che la voce piú cospicua in bilancio, quella relativa alla tutela della salute, è salita in assoluto da 1.472 milioni di euro a 1.654 milioni, con una lievitazione in percentuale dal 37,2 al 40,4%. Al secondo posto, meno onerosi e più stabili, i trasferimenti al sistema delle Autonomie locali, che passano da 414 mila euro a 444 mila, ovvero dal 10,5 al 10,9%. Cresciuti anche Viabilità e Trasporti da 133 mila a 200 mila euro, rispettivamente 3,4 e 4,9%, e Ambiente, Foreste e Protezione civile, con 96 mila euro nel 2001 e 138 mila nel 2002, cioè 2,4 e 3,4%. Altri lievi incrementi ci sono per l'Edilizia, l'Istruzione, la Cultura e lo Sport, mentre le altre funzioni obiettivo rimangono pressoché stabili.
Diminuiscono invece i programmi comunitari: da 199 a 156 mila euro (che valgono il 5 e il 3,8% dei bilanci), il Commercio, Turismo e Terziario (40 mila contro 30 mila, ossia 1 e 0,7%), le agevolazioni benzine (113 mila e 80 mila euro, ovvero 2,9 e 2%). In lieve crescita la spesa interna dell'amministrazione, passata da 299 mila a 340 mila euro, e, in percentuale, dal 7,6 all'8,3%. Invariata la rigidità del bilancio 255 mila e 267 mila euro, sempre il 6,5%, migliorati infine gli oneri finanziari, che si sono considerevolmente ridotti, passando da 477 mila a 290 mila euro, quindi dal 12,1 al 7,1%.
Questi valori vengono commentati con qualche preoccupazione dall'assessore Pietro Arduini: "Emerge sempre più chiaro il peso che il fabbisogno sanitario ha per la nostra contabilità. Siamo oltre al 40%, oltre il 50% considerando i trasferimenti agli Enti locali, che nei prossimi anni sono destinati ad essere incrementati dalla devolution", dice il responsabile delle Finanze. "Sono ben noti i motivi che hanno portano alla sempre maggior incidenza della Sanità, e il trend continua. Se non troviamo un modo per contenere il dato percentuale, anche senza diminuire la spesa, c'è il rischio che un assessorato alle Finanze in futuro risulti abbastanza inutile".
L.S.