Il Messaggero Veneto 21-01-2002
Brussa: nella riforma della legge elettorale si può inserire un meccanismo di garanzia
TRIESTE - Non è definitivamente tramontata la possibilità del seggio garantito per la minoranza slovena. L'ipotesi, accantonata dalla maggioranza nel corso della discussione sulla nuova legge elettorale, è stata ripresa dal gruppo regionale della Margherita. Il vice capogruppo Franco Brussa e il consigliere Cristiano Degano, accanto al segretario e al presidente dell'Unione Slovena Damjan Terpin e Drago Stoka, hanno illustrato il progetto che tende a garantire, nei fatti la presenza di un rappresentante della minoranza in consiglio regionale.
Il sistema, prevede una riduzione, fino al 50 per cento, delle firme necessarie per presentare una lista, oltre ad abbassare la soglia di sbarramento (dal 5 per cento allo 0,5 per cento) per quei movimenti che rappresentino la comunità linguistica. Oltre a queste agevolazioni però, la proposta della Margherita prevede lo sfruttamento del sistema dell'apparentamento per favorire, se non garantire, l'elezione di uno più membri della comunità slovena. Un movimento che rappresenti la minoranza potrà apparentarsi con un'altra forza politica, contribuendo a superare la soglia di sbarramento. Nella ripartizione dei seggi poi, qualora la lista slovena non abbia ottenuto alcun consigliere, sarà la lista apparentata a cedere un posto, per far spazio al candidato sloveno non eletto, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze nella circoscrizione in cui la lista slovena ha ottenuto il maggior numero di voti. Il meccanismo scatta anche nel caso in cui la lista "non slovena" abbia ottenuto un solo consigliere, che andrà alla lista della minoranza.
Per evitare abusi, vale a dirte la nascita di liste che rappresentano la minoranza solo di nome, è previsto anche un controllo da parte dei tribunale, all'atto dei presentazione delle liste, sui nomi, luoghi di residenza dei candidati. Si tratta di un sistema, ha fatto notare Brussa, che consentirà alle varie componenti della minoranza di apparentarsi con le forze politiche a cui si sentono più vicine. Qualora la norma fosse approvata, si prefigura già all'orizzonte un apparentamento fra la Margherita e l'Unione slovena.
"Si tratta di un emendamento copre la lacuna della norma transitoria, frutto di un accordo sottobanco fra il senatore dei Ds Di Bisceglie e il senatore Collino di An, alla quale noi siamo contrari, e del progetto di legge elettorale regionale - ha detto Brussa -: non dimentichiamo che la nostra regione deve la propria specialità proprio alla presenza della comunità slovena. La nostra proposta non presenta problemi di incompatibilità costituzionale come il seggio garantito, poiché si basa su una scelta politica, ma consente comunque di assicurare la presenza di uno o più consiglieri della minoranza slovena". L'emendamento è stato già depositato in commissione: Ds, Comunisti italiani e Rifondazione comunista si sono riservati di sottoscriverlo la prossima settimana.
Alessandro Martegani