Il Messaggero Veneto 27-01-2002
La Giornata della memoria alla Risiera di San Sabba con Violante e Amos Luzzatto
Nel mirino esponenti della comunità ebraica. Un volantino contro Menia
TRIESTE - Giornata della memoria annunciata da tensioni e polemiche nel Friuli-Venezia Giulia, e in particolare a Trieste dove funzionava l'unico campo di concentramento nazista d'Italia, dotato anche di forno crematorio. Quella Risiera di San Sabba che oggi sarà al centro delle manifestazioni per l'Olocausto, indette per ricordare i sei milioni di ebrei che caddero vittime della discriminazione razziale negli anni feroci dell'ultima guerra.
A mezzogiorno la commemorazione ufficiale sarà presieduta dall'onorevole Luciano Violante, capogruppo dei Ds alla Camera, il quale ha sottolineato come sia «importante che si sappia e si ricordi che il genocidio attuato dai nazisti fu tutto scientificamente voluto e programmato». Da qui la necessità che la scuola si renda interprete della necessità di trasmettere nelle nuove generazioni i valori umani, quelli della libertà, della democrazia e della pace: un bisogno di cui oggi si avverte tutta l'urgenza, considerato il delicato momento che il mondo intero sta vivendo. Un monito, ricordando la tragedia della Shoah, espresso venerdì a Monfalcone anche dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi: «La forza della memoria va trasmessa ai nostri figli e nipoti», in quanto «è nostro dovere ricordare».
Dicevamo di tensioni. E queste sono state amplificate anche da una lettera contenente minacce a esponenti della comunità ebraica di Trieste, che è stata ricevuta per posta da Fabio Zidar, di 86 anni, ex deportato, il quale ha denunciato il fatto alla Digos. La lettera - consistente in alcuni ritagli del quotidiano triestino "Il Piccolo", sui quali sono state scritte a mano le frasi contenenti le minacce - è stata recapitata l'altro giorno e fa riferimento alla celebrazione, in programma proprio oggi alla Risiera di San Sabba, del "Giorno della memoria", alla quale, oltre al già ricordato Violante, parteciperà anche il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Amos Luzzatto. Facendo riferimento al Terzo Reich, la missiva contiene minacce agli «arabi musulmani, gli ebrei, gli sloveni, i partigiani, i deportati e quanti altri», auspicando che tutti possano fare «un unico falò nella terza Repubblica, sindacati compresi». Tra le persone che vengono minacciate, oltre a molti ex deportati, vi sono anche l'ex senatore dell'Ulivo Fulvio Camerini e il vicepresidente della commissione del Civico museo della Risiera di San Sabba, Adriano Dugulin.
Ieri, intanto, davanti al cancello d'ingresso della Risiera di San Sabba sono state trovate due buste contenenti un volantino di offese nei confronti del deputato di An e assessore comunale alla cultura Roberto Menia, che è anche presidente della commissione per la Risiera (proprio in virtù del suo incarico di assessore alla cultura). La presenza in questa veste di Menia alla Risiera nel giorno in cui si ricorda l'Olocausto ha indotto alcuni partiti e associazioni (tra cui Rifondazione comunista) a decidere di non entrare stamane all'interno dell'ex opificio trasformato in Lager, ma di limitare la propria presenza all'esterno dei cancelli del monumento. Menia è stato anche protagonista di un'accesa polemica con l'ex vicesindaco di Trieste Roberto Damiani, il quale ha invitato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a donare libri di storia ai politici triestini del Polo proprio nel Giorno della memoria. E il deputato di An ha osservato che sarebbe utile anche la rilettura di "Nazionalismo e neofascimo sul confine orientale", opera dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nella quale «compare più volte, tra i neofascisti (a vocazione antislovena) degli anni 60, il nome di Roberto Damiani».