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Il Messaggero Veneto 31-01-2002

Si acuiscono i contrasti in maggioranza sulla riforma elettorale. Lunedì prossimo si riunisce Forza Italia

Voto, Lega pronta al referendum

Zoppolato: «Ho il pieno appoggio di Bossi». Agrusti: «Perché litigare? Basta un sondaggio»

di DOMENICO PECILE

Udine - Lunedì scorso aveva minacciato la crisi di giunta se la maggioranza avesse fatto un passo indietro rispetto all'indicazione del presidente e fosse scivolata verso «la deriva del presidenzialismo». Ieri ha rincarato la dose invitando la maggioranza a giocare d'anticipo e a proporre essa stessa un referendum regionale sulla nuova legge. Beppino Zoppolato ripete sempre più sicuro che quella licenziata dalla commissione è la norma che verrà votata in aula. «Gli accordi non si toccano», ripete a chi lo stuzzica. E non teme neppure un dietrofront, parziale o totale del centro destra, dopo l'annunciato vertice romano tra il responsabile nazionale di Forza Italia, Roberto Antonione, e quello della Lega Nord, Roberto Calderoli. «Di quell'incontro non m'interessa nulla - dichiara convinto - anche perché quando mi muovo e faccio scelte politiche significa che sono protetto dal federale».

La Lega Nord regionale assicura dunque di aver il placet di Bossi e che, dunque, non ci sarà alcuna concessione verso il presidenzialismo. «Anche perché ­ insiste ancora il segretario regionale del Carroccio ­ le altre regioni che hanno imboccato quella strada stanno letteralmente scoppiando e mostrano paurosamente il fiato. L'obiettivo nostro è quello di recuperare forme di governo democratico, altro che arroccamento su posizioni conservatrici». Ma Zoppolato, come si accennava, si spinge oltre. E annuncia: «Mi farò in quattro perché sia la maggioranza a chiedere il referendum, cosicché sapremo se ai cittadini la nostra legge piace o no. Io ne sono arciconvinto. Dico di più: ci voteranno anche gli sloveni ai quali vogliamo assicurare una presenza istituzionale in Regione, proprio grazie alla nostra proposta di legge».

La prima replica è affidata al diessino Michele Degrassi, che stronca così l 'ipotesi del segretario regionale leghista: «Penso che Zoppolato dica di voler fare il referendum, ma in realtà non ha alcuna intenzione di promuoverlo, primo perché ha capito che la Lega non conta più nulla sulla scelta delle legge regionale elettorale; secondo perché è costretto a esorcizzare la paura che tutto il Centro destra ha e che è stato ben evidenziato da Agrusti in una recente intervista. Quale Paura? Quella di Illy che con il Centro sinistra partecipa al referendum e poi, grazie al risultato positivo dello stesso, si candida e diventa presidente della giunta regionale».

Sul fronte degli azzurri la risposta a Zoppolato arriva da Michelangelo Agrusti: «Questa maggioranza - argomenta - sarà tanto più solidale quanto più riuscirà a trovare una coesione interna attorno a valutazioni che abbiano qualche razionalità e senza che nessuno metta le spada di Brenno sul piatto della Bilancia».

Secondo Agrusti, se si troverà questo modo di ragionare «ognuno potrà esprimere pienamente le proprie convizioni personali, ma nessuno potrà imporle». Riguardo alla legge elettorale Agrusti aggiunge che «in quest'era moderna della politica dove i sondaggi si fanno anche per conoscere il gradimento di un presidente di quartiere è mai possibile che non sia capaci di precedere un referendum, e quindi se non si intuisce qual è il desiderio della comunità lo si vada a chiedere prima? Si potrebbero evitare pessime sorprese».

Il neosegretario provinciale di Forza Italia sottolinea il proprio parere circa l'opinone che in un sistema sostanzialmente presidenzialista, che riguarda sia l'assetto interno delle forze politiche sia gran parte delle istituzioni rappresentantive, «è difficile oggi spiegare che qui e soltanto qui si deve procedere in modo diverso dal presidenzialismo. Che poi si possa attenuare la forma presidenziale con bilanciamenti dei poteri, rinvigorendo il valore e dei partiti, questa è una necessità assoluaente evidente». Intanto, sempre sul fronte azzurro spicca il silenzio di Antonione, impegnato nella capitale. Nulla è ancora trapelato sull'annunciato incontro con il collega leghista. Da parte sua, il coordinatore regionale Ettore Romoli ha annunciato che la riunione della direzione è stata spostata a lunedì. Con il direttivo si ritroveranno anche altri esponenti istituzionali regionali. Obiettivo dell'incontro è ancora la nuova legge elettorale.