Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica

SINTESI DELL'INCONTRO DI VENERDI' 24 FEBBRAIO

Temi di intervento degli enti locali proposti:

1. Registro delle unioni civili (ultimi nati Trento e Viareggio) 2. Politiche antidiscriminatorie (Ufficio contro le discriminazioni nell'ambito delle Istituzioni) 3. Politica di aggregazione (Spazio aggregativo per persone LGBT) 4. Politica di prevenzione su malattie sessualmente trasmissibili (in collaborazione con l'Azienda Sanitaria) mirata a tutti e non solo a LGBT.

Erano presenti i candidati:

Ettore Rosato - Maria Teresa Bassa Poropat - Dino Mancarella - Laura Marcucci in rappresentanza di Nerio Nesladek

Fabio Scoccimarro ci ha scritto due righe con le quali dichiara che la sua amministrazione non ha mai discriminato gay e lesbiche, ma essendo fuori città non partecipa alla serata.

Roberto Di Piazza, via telefono, spiega la sua non presenza per evitare confronti faccia a faccia con gli avversari e da la sua disponibilità al Circolo per un incontro. Dopo un discorso di apertura e di presentazione dei motivi che inducono lesbiche e gay a chiedere con forza diritti e iniziative antidiscriminatorie da parte delle istituzioni viene chiesto ai candidati di esprimere un parere sul riconoscimento legale delle coppie lesbiche e gay e nello specifico di chiarire la loro posizione e gli impegni che intendono assumersi, se eletti, nei confronti delle persone lesbiche e gay di Trieste.

Dino Mancarella:riporta la posizione del Partito Umanista che concorda completamente sul riconoscimento delle coppie omosessuali e considera il registro delle coppie da farsi a livello comunale un piccolo passo importante verso il pieno riconoscimento delle coppie lesbiche e gay.Concorda a pieno sull'importanza delle politiche antidiscriminatorie da farsi non solo finalizzate alle persone LGBT ma ad ambio raggio, al pari della costituzione di un centro di aggregazione.Sull'informazione mirata alla malattie sessualmente trasmissibili è pienamente d'accordo che gli enti locali facciano la loro parte al pari del Ministero della salute.

Ettore Rosato:In merito al riconoscimento delle coppie LG mette in luce la differenza tra la famiglia "tradizionale" ed il matrimonio e le coppie omosessuali non condividendo per gay e lesbiche la possibilità di un matrimonio dicendosi però pronto ad accogliere una normativa che tuteli i diritti dei singoli come riportato nel programma dell'Unione.In merito al registro delle coppie di possibile competenza comunale, ritiene di non impegnarsi in tal senso data la natura prettamente simbolica e poco pratica del registro.Condivide invece l'importanza di un'azione attiva dell'ente locale sul tema delle politiche antidiscriminatorie e delle politiche di aggregazione e si impegna a riportare nel suo programma un riferimento esplicito a lesbiche e gay.Sulle politiche di formazione ed informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili individua nella collaborazione con l'azienda sanitaria una possibile strategia.

Maria Teresa Bassa Poropat:Sul riconoscimento delle coppie lesbiche e gay non evidenzia in un istituto giuridico di tutela alcun aspetto negativo e conferma che la politica ha il compito di accettare l'evoluzione sociale e che pur mantenendo alcuni punti fermi sul tema dei diritti non deve arroccarsi sulla difesa ad oltranza di schemi sociali non più monopolistici.Accetta di buon grado il programma dell'Unione sull'impegno della tutela dei diritti di lesbiche e gay.Sulle politiche antidiscriminatore si trova d'accordo sulla proposta di una strategie di ampio raggio che tendano ad includere tutte le differenze, comprese quelle legate al diverso orientamento sessuale.Sull'ipotesi di un centro aggregativo destinato a lesbiche e gay, pur non contraria a livello di principio, evidenzia che uno spazio aggregativo destinato solo a persone LGBT può portare ad un isolamento invece che ad un inclusione.In merito alle politiche di informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili concorda sull'impegno degli enti locali con l'azienda sanitaria.

Laura Marcucci. Porta l'opinione di Nesladek che condivide il riconoscimento delle coppie LG e, a livello personale (essendo anch'essa candidata al Comune di Muggia) si ritrova d'accordo con tutte le richieste proposte durante la serata, incluso il Registro delle unioni civili. Tra gli interventi del pubbblico viene proposto da alcuni esponenti del Partito Radicale ­ Rosa nel pugno ad Arcigay Arcilesbica Trieste un appello da proporre ai candidati che aggiunge ai temi nazionali del testo già fatto proprio e promosso da Arcigay ed Arcilesbica Nazionale il Registro delle Unioni civili in sede locale.

Commento:

Dei quattro campi di intervento possibili che abbiamo individuato per gli enti locali tutti i candidati intervenuti hanno dato la loro disponibilità a costruire una politica mirata a contrastare la discriminazione di lesbiche e gay, ad impegnarsi per la realizzazione di uno spazio aggregativo per lesbiche e gay a Trieste e, in collaborazione con l'Azienda sanitaria, stimolare una politica di informazione e prevenzione sulle malattie sessualmente trasmissibili.Relativamente al Registro delle Unioni civili (tema che non riguarda la Provincia) Ettore Rosato ha espresso la sua contrarietà in quanto atto simbolico e non pratico, mentre Dino Mancarella e Laura Marcucci hanno espresso convinti il loro impegno a portare avanti anche questo obiettivo.E' opinione di questo Circolo, come dichiarato all'inizio della serata, che il Registro delle Unioni civili sia un gesto molto importante quale segnale di apertura per una più ampia normativa che però non può che essere di fonte parlamentare.

Il fatto che uno dei candidati abbia espresso la sua contrarietà al solo registro e che comunque tutti i candidati intervenuti abbiano recepito l'importanza degli altri punti ci fa considerare l'incontro quale ottimo punto di partenza per la costruzione anche nel nostro territorio di una società che consideri ed apprezzi le differenze includendole e non mortificandole. In quest'ottica individuiamo nei candidati intervenuti (tutti del centro sinistra) degli interlocutori validi per far fare al nostro territorio un salto di qualità nei temi che ci stanno a cuore.Relativamente a Roberto Di Piazza rimandiamo la nostra opinione a dopo l'incontro che egli stesso ci ha proposto.In merito invece ad una futura legislazione nazionale che riconosca le coppie lesbiche a gay chiederemo personalmente la posizione dei candidati al Parlamento nei collegi della Provincia di Trieste e di Gorizia e punteremo le nostre attenzioni a quei candidati che dichiareranno di impegnarsi senza se e senza ma per una legislazione che riconosca le coppie lesbiche e gay (e non solo i diritti dei singoli).

PS: Tra i Partiti che si candidano alle prossime elezioni la Rosa nel Pugno è forse quello più apertamente schierato a favore dei nostri diritti.

Chi fosse intenzionato a permettere una loro partecipazione alla prossima tornata elettorale (è necessario raccogliere 2500 firme in Regione entro pochi giorni) può firmare a Trieste tutte le mattine 10.00-12.30 e pomeriggi 15.30-19.30 in via delle Torri (dietro S.Antonio, verso via Gallina) e/o in piazza Borsa o Capo di piazza.

Trieste, 25 febbraio

Marco Reglia