Il Gazzettino 06-05-2002
Udine
L'Istat rivela: «Una su tre stenta a fare la spesa nei grandi centri». La rivincita dei "piccoli"
I supermercati mettono a dura prova le famiglie. E i piccoli negozi si prendono la rivincita. Mentre in Regione si consuma un aspro duello sui destini del commercio autoctono, le famiglie friulan-giuliane emettono il verdetto: è facile, assai più facile, far la spesa in un negozietto di alimentari o in un mercatino piuttosto che in un "colosso" dello shopping.È l'Istat, l'Istituto nazionale di statistica, a rivelarlo. E lo fa, nell'ultimo e ponderoso annuario, mettendo sotto esame i servizi più diffusi. Più utili al cittadino. Dal pronto soccorso allo sportello comunale, dal negozio alla farmacia. Obiettivo: verificare sul campo, consultando cinquecento famiglie del Friuli Venezia Giulia, quali sono i servizi più difficili da raggiungere e utilizzare.
Ebbene, da Trieste a Tolmezzo, negozietti e mercatini conquistano agevolmente il primato: sono i più accessibili. I più diffusi. Solo il 22,7\% delle famiglie si lamenta, infatti, sancendo così che la spesa "sotto casa" rappresenta il disagio minore nella vita quotidiana. I supermercati sono più indietro, decisamente più indietro, tanto da scontentare una famiglia su tre. O quasi.
Eppure, come evidenzia l'Istat, non va ignorato che quel 22,7\% di scontentezza relega il Friuli Venezia Giulia agli ultimi posti in Italia: negozi e mercati, in gran parte delle altre regioni, soddisfano un numero più alto di utenti. Solo le farmacie risultano ugualmente perdenti nella sfida nazionale: scontentano il 26,1\% dei cittadini regionali e appena il 23,5\% di quelli italiani.
Nessuna sorpresa, invece, al pronto soccorso: da Aosta a Palermo rappresenta il servizio più criticato. Quello più lontano. E il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione, tant'è che il 49,5\% dei suoi abitanti manifesta insoddisfazione. La sanità, d'altronde, si ritrova condannata alla "maglia nera": gli sportelli delle aziende sanitarie, da Udine a Pordenone, sono i più temuti. Il motivo? Costringono il 37,4\% degli utenti, sempre in base alle indagini Istat, ad una fila di oltre venti minuti. Mentre l'anagrafe, tanto per fare un paragone, impone il supplizio ad un misero 7\% di cittadini.
Ma gli uffici comunali, sul fronte del "gradimento", stentano ancora un po' ad affermarsi: certo, si prendono il lusso di battere polizia e carabinieri dichiarati «difficili da raggiungere» dal 38,4\% degli abitanti del Friuli Venezia Giulia, ma non accontentano in termini di vicinanza il 31,7\% degli intervistati.
R.U.