PROGRAMMA PER IL COMUNE DI FIRENZE
Dare forza al mondo laico, liberale socialista e radicale
www.radicalifirenze.it
La candidatura di Luca Saldarelli a sindaco di Firenze è
la risposta ad un bisogno sempre più avvertito dalla pubblica opinione: dare
voce e forza a tutta un’area liberale e laica che non trova più una efficace
rappresentazione nei due “poli” né sulle questioni interne, né sulle questioni
internazionali.
Le due liste che sostengono la candidatura a sindaco di
Saldarelli si riallacciano ai valori che sottendono la civiltà
liberal-democratica e a quelli altrettanto importanti di equità sociale
(“meriti e bisogni”) oggi del tutto assenti tanto nel centro-destra quanto nel
centro-sinistra.
La convergenza sulla candidatura di Saldarelli fa di
Firenze un interessante laboratorio politico: nel quale si sperimenta la
capacità di tutto un mondo, laico, liberale, radicale di inserirsi
positivamente nella crisi dell’attuale sistema, falso bipolare, incapace di
garantire meccanismi adeguati di selezione delle classi dirigenti ed efficacia
dell’azione di governo.Una incapacità ancora più preoccupante alla luce della
attuale crisi euroatlantica e delle questioni poste dal processo di
globalizzazione.
Sono le analogie tra la situazione nazionale e quella
locale ad aver determinato la decisione delle forze liberali, laiche
repubblicane e socialiste a dar vita alla lista Saldarelli-Sgarbi-Centouno per
concorrere assieme alla lista Radicali alle elezioni per il rinnovo del
consiglio comunale sostenendo la candidatura a sindaco di Firenze di Luca
Saldarelli.
Un programma per il cambiamento
Firenze è oggi una città smarrita, non più anticipatrice ne’ laboratorio di tendenze in campo
culturale. La qualità della vita è scesa a livelli allarmanti. Non servono ad
invertire la tendenza una serie di opere pubbliche ed iniziative confuse,
talvolta contraddittorie, che non rientrano in un disegno organico e meditato di sviluppo. Preoccupa il
sentimento di rassegnazione generale: l’accettare il presente senza progettare
il futuro.
Noi appartenenti alla lista Saldarelli-Sgarbi-Centouno e
alla lista Radicali intendiamo attuare
il cambiamento. Ci proponiamo, con il nostro programma elettorale, di
realizzare il disegno di una città che
abbia il rango di moderna capitale della cultura, della ricerca, a misura d’uomo.
Per fare ciò occorre sconfiggere le tendenze alla
omologazione e all’appiattimento che negli ultimi anni hanno visto convergere
maggioranza, minoranza e forze economiche su un progetto basato esclusivamente
sui benefici economici, tutti da dimostrare, che deriverebbero alla città da una quantità di opere pubbliche mai viste in precedenza, in cui sprechi e disorganizzazione sono la
regola.
Lo sviluppo di Firenze, patrimonio culturale universale,
deve seguire un disegno organico e coerente; le motivazione economiche, da
sole, non giustificano le trasformazioni che devono contribuire in primo luogo
a migliorare la qualità della vita.
Ricerca e procreazione assistita
Consideriamo
terreno di iniziativa politica comune la campagna referendaria per
l’abrogazione della Legge 40/2004 sulla fecondazione assistita e la libertà
della ricerca scientifica, la liberta’
di scelta, la speranza di cura per milioni di cittadini.
Ciò non deriva soltanto dal nostro essere laici, liberali,
libertari e socialisti e, quindi, dalla necessità di garantire diritti
fondamentali ai cittadini (e tra questi proprio quello di esprimersi in libertà
di coscienza nei referendum, strumento di democrazia partecipata e diretta) ma
anche dal modo di intendere la città. A Firenze operano centri per la cura
dell’infertilità e la fecondazione medicalmente assistita, alcuni di chiara
fama a livello nazionale. La ricerca è, storicamente, una delle ricchezze della
nostra città. E’ inaccettabile svilire e limitare nelle potenzialità quella che
è sempre stata una delle principali risorse della nostra area.
Trasparenza per le municipalizzate
Le aziende municipalizzate devono essere gestite con
maggiore trasparenza. Esse infatti hanno via via smarrito il loro tradizionale ruolo di strumenti per
perseguire con maggiore efficacia obbiettivi
circoscritti e sono diventate il paravento per eludere vincoli e
controlli che caratterizzano l’azione degli enti locali. Talvolta esse si sono
rivelate strumenti per perseguire politiche clientelari e distribuire benefici
alla nomenclatura della politica cittadina. Intendiamo riorganizzare e
razionalizzare le aziende a partecipazione comunale affidandole a chi possiede
esperienze professionali indiscutibili.
Firenze città d’arte, oggi
Essere città d’arte impone un’azione decisa su due fronti.
In primo luogo tutelare il patrimonio che ci è stato tramandato: riteniamo che
le competenze sulla tutela del patrimonio storico-artistico- culturale debbano
restare allo Stato poiché essa è tanto più efficace quanto più è lontana
dall’oggetto da tutelare. L’impatto di nuovi progetti sul patrimonio
monumentale dovrà essere verificato con
“modelli al vero”, per restituire così un significato autentico alla parola partecipazione.
Essere città d’arte, però, significa anche vivere questa
caratteristica al presente. Per questo ci proponiamo l’istituzione di poli
artistici dell’immagine, della musica e del teatro che siano di stimolo alla
creatività e capaci di produrre alti livelli professionali ed espressivi.
Arrestare il degrado
Intendiamo arrestare il processo che ha portato allo
svuotamento della città (ottantamila abitanti in meno negli ultimi 15 anni) facendo di Firenze una città vecchia che nonostante il minor numero di cittadini risulta sempre meno vivibile, bloccata dal traffico, soffocata dall’inquinamento, vittima del
degrado urbano ormai divenuto metodo gestionale e di un decentramento confuso
ed approssimativo.
Questo processo di degrado è stato incoraggiato da una
politica urbanistica sbagliata: quella che ha consentito di riutilizzare i
contenitori pregiati con criteri esasperati di sfruttamento, per uffici del
terziario e per residenze riservate a fasce di privilegiati. Il riutilizzo degli edifici deve invece essere rivolto ad accogliere funzioni
qualificate e capaci di creare vitalità culturale, civile ed economica per
l’intera città, privilegiando il ritorno di minute attività produttive.
Sicurezza
La vivibilità e fruibilità di Firenze è legata anche al
recupero della sicurezza pubblica e di quella privata. Anche la polizia
municipale, attualmente impegnata a far rispettare la politica dei divieti che
riguarda il traffico e la sosta, deve
maggiormente contribuire a dare sicurezza ai cittadini. Il funzionamento del
poliziotto di quartiere deve diventare
reale ed occorre dare attuazione ad un reale controllo del commercio abusivo o
illegale nelle strade e nelle piazze cittadine.
Mobilità: più pubblico meno privato; più rotaia meno gomma
Per quanto riguarda la mobilità e il traffico è
indispensabile sostituire alla politica dei divieti, varata dall’attuale
Amministrazione Comunale, la politica delle alternative.
Recupero delle arterie ferroviarie esistenti nell’area
metropolitana, nuovi attraversamenti viari mediante sottopassi e collegamenti
“trasversali”, sistema tranviario e, in
prospettiva, metropolitana leggera,
devono essere i perni delle
alternative offerte ai cittadini.
Intendiamo favorire il trasporto pubblico rispetto al
mezzo privato: ma siamo consapevoli che la politica del pubblico nel settore
dei trasporti per avere successo e non essere velleitaria deve garantire una
adeguata velocità di esercizio (superiore ai 40km./h.)
Proponiamo in sostanza un “programma aperto”, modificando
l’impostazione dogmatica dell’Amministrazione uscente che rende “invarianti” le
proprie scelte (tramvia, tangenziale nord e piano strutturale) e, pertanto, di
fatto già superate una volta realizzate. Al contrario vogliamo valorizzare al
massimo la flessibilità delle scelte e la loro modificabilità “in corso
d’opera” al fine di consentire un reale controllo da parte della cittadinanza.
Superare le discriminazioni verso i disabili
Firenze non sarà mai una città veramente accogliente, né
per i fiorentini, né per gli ospiti senza una politica decisa e senza adeguati
investimenti per il superamento di ogni forma di discriminazione verso i
disabili ai quali tuttora viene impedito l’accesso in edifici, strade e
giardini dall’esistenza di una quantità rilevante di barriere architettoniche.
Tutte le amministrazioni precedenti, senza distinzione di colore politico,
hanno investito poco e male in questo
settore.
Ci impegniamo, sia
dal ruolo di maggioranza sia da quello
di opposizione, a sostenere un programma di abbattimento di tutte le forme di
discriminazione, fisiche e morali, verso i disabili, avendo come punto di riferimento quanto affermato dalla “Dichiarazione di
Tenerife”, documento nato dal Primo Congresso Europeo sulla Vita Indipendente,
tenutosi nel 2003, in cui si esplicitano i punti fondamentali per porre fine a
tali discriminazioni.
Aeroporto
E’ indispensabile superare una volta per tutte equivoci e
compromessi che frenano il sia pur limitato sviluppo di Peretola. Gli
interventi indispensabili per garantire
una maggiore sicurezza dei voli ed il loro incremento devono essere realizzati
senza indugio. Ed è indispensabile recuperare le opportunità svanite quando la
Regione decise di sabotare la realizzazione dell’aeroporto di San Giorgio a
Colonica. Il Comune di Firenze deve impegnarsi a perseguire, assieme alla Regione ed al comune di Pisa, una gestione
unica e sinergica degli scali di Peretola e di Pisa per garantire anche a Firenze di non restare esclusa
dai programmi delle grandi compagnie che operano nel settore.
Conclusione
In conclusione vogliamo una città che non viva con rassegnazione il presente ma
si impegni fortemente a progettare il futuro. Una città nella quale gli
amministratori dovranno saper parlare ai cittadini e i cittadini poter parlare
agli amministratori nella consapevolezza che proprio a livello locale diritti
individuali e dignità umana hanno le loro massime espressioni. E che sappiano
pensare al domani mentre si prendono cura dell’oggi rispettando i criteri della
buona e corretta amministrazione: efficienza dei servizi, decoro e sicurezza
della città, tutela degli anziani, dell’infanzia e delle categoria deboli,
controllo e revisione dei criteri di spesa.
Di fronte alla eccezionale gravità della situazione
internazionale il ruolo di Firenze dovrà essere interpretato senza ambiguità
sui temi della lotta al terrorismo, della Costituzione europea, della
cooperazione con i Paesi che introducano e mantengano al loro interno gli
istituti della democrazia,. vincolando
a questo aspetto fondamentale gli aiuti e le collaborazioni economiche.
Sosteniamo pertanto la candidatura a sindaco di Firenze di
Luca Saldarelli nel quale ravvisiamo qualità morali e capacità tali da rendere
possibile la realizzazione di questo progetto.