TRIESTE: I 5 punti prioritari della Rosa nel Pugno
Elezioni amministrative 2006
1) si chiede che l'amministrazione comunale e l'amministrazione provinciale , nel rispetto del principio della trasparenza degli atti, provvedano alla pubblicazione di tutti gli atti deliberativi di competenza sia delle giunte che dei consigli nel sito web delle amministrazioni, accessibili a tutti i cittadini. Inoltre dovrà venir attivato un sistema di trasmissione delle sedute pubbliche via internet. Le due amministrazioni si devono impegnare ad ogni utile e possibile diffusione delle loro attività istituzionali attraverso i diversi mezzi di informazione favorendo la comunicazione di messaggi di pubblica utilità ed evitando forme di propaganda impropria. Al fine di favorire l'accesso agli atti dovrà essere potenziati gli uffici relazioni con il pubblico con l'installazione di postazioni per i cittadini e favorendo la diffusione di sistemi di collegamento wireless negli spazi pubblici ed in spazi privati convenzionati (ad esempio i caffé storici). Dovranno essere previste forme di coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso l'istituto del referendum non solo consultivo ma anche confermativo e referendum consultivi on line. La Rosa nel Pugno intende inoltre operare per l'autonomia delle Giunte (la cui composizione spetta di diritto al Sindaco e al Presidente della Provincia sulla base di loro scelte autonome) e per il rafforzamento del ruolo di controllo e di indirizzo generali dei consigli nonché per l'ampliamento delle competenze delle circoscrizioni soprattutto in campo urbanistico, edilizio e di gestione dei servizi.
2) La Rosa nel Pugno chiede la creazione di una Agenzia per il disagio sociale che sia punto di monitoraggio dei malesseri derivanti dall'uso di droghe e di alcol ed in generale di ogni forma di emarginazione ed esclusione sociale. L'Agenzia dovrà inoltre essere soggetto di politiche attive e raccordo delle diverse competenze istituzionali promuovendo anche ogni iniziativa utile per sollecitare l'abolizione dell'attuale normativa penale sull'uso di stupefacenti. L'Agenzia dovrà avere inoltre il compito di raccordare gli interventi pubblici per assicurare il reddito minimo di cittadinanza.
3) La Rosa nel Pugno, in attesa dell'approvazione della legge nazionali sui PACS chiede la creazione di un registro locale sulle Unioni Civili. In attesa della formalizzazione del registro chiede che le amministrazioni locali anticipino il riconoscimento delle coppie di fatto equiparando in tutti i loro interventi di carattere economico e sociale le famiglie di fatto e le unioni fra persone anche del medesimo sesso alle famiglie legali.
4) Riconferma la priorità della scuola pubblica e la sua opzione per l'esclusività di finanziamenti pubblici ad essa. Ciò significa che tutte le risorse pubbliche della Provincia e del Comune dovranno essere utilizzate per un programma di riqualificazione degli edifici scolastici di ogni ordine e grado nonché per il finanziamento di programmi educativi complementari tesi, soprattutto, a creare una realtà plurilinguistica. In questa prospettiva la Rosa nel Pugno ritiene che Trieste possa diventare un centro educativo cosmopolita anche universitaria dove va favorita la sua internazionalizzazione con l'utilizzo dei fondi della cooperazione e sviluppo a favore di borse di studio di studenti dell'area mediterranea e dei paesi dell'Europa orientale. Nella visione di una Trieste con un respiro aperto ed internazionale elemento prioritario deve essere l'integrazione sociale delle diverse comunità con la previsione della loro partecipazione alla vita amministrativa locale cominciando dal riconoscimento di voto per l'elezione delle circoscrizioni.
5) Infine la Rosa nel Pugno chiede che venga garantito a tutti i cittadini il diritto ad un ambiente sano. Il primo passo è il rigoroso rispetto delle previsioni normative soprattutto per quanto riguarda le soglie di inquinamento. Il primo passo per una corretta politica ambientale è un serio e costante monitoraggio di tutti gli indicatori previsti dalla normativa regionale e nazionale (atmosferici, acustici, elettromagnetici, sulla qualità dell'aria e dei suoli) e la loro accessibilità attraverso i siti del Comune e della Provincia. In secondo luogo l'individuazione delle criticità ambientali per interventi di bonifica e per scelte produttive compatibili con l'ambiente. Nell'ambito di una politica ambientale diventa prioritaria la revisione del Piano Regolatore del Comune e la tutela effettiva delle aree di costa e del Carso. Inoltre non sono più rinviabili l'approvazione di un piano per il traffico e la mobilità urbana e di riqualificazione delle periferie urbane.
Trieste marzo 2006
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