Replica di Pietro Pipi a Ugo Previti (ADOC)


I radicali: " a Gorizia c'è un sig Previti che si candida a fare il difensore civico ed un altro che dice che è il difensore civico è da eliminare..."

Se oggi Previti ritene che il difensore civico sia una cosa da eliminare per quale curioso motivo ieri ha presentato domanda per occupare lui stesso quella carica? Dire una cosa e farne un'altra è un atteggiamento non proprio lusinghiero per chi vuole difendere gli altri da tranelli, furbizie e malaffare. Se si è convinti che una cosa è da modificare o peggio ancora da eliminare come mai fino ad oggi l'ottimo presidente dell'Adoc non ha fatto nulla per liberare i cittadini da questa porcheria? O forse il Sig previti ritiene che se il difensore civico è lui, se è lui a mettere in tasca i soldi la cosa è utile mentre se è tocca ad altri, magari davvero competenti, è dannosa?

"sono ben altre le cose importanti" dice il Previti e sicuramente lui le risolverà prima o poi. Il "benaltrismo" è un trucco antico: quando una cosa non conviene si cerca di screditarla dicendo che le cose importanti sono "ben altre". Da radicali ce lo siamo sentito dire tante volte: per l'aborto, per il divorzio, per il finanziamento pubblico ai partiti, per la moratoria sulla pena di morte, per l'eutanasia, per l'inseminazione artificiale, per la responsabilità civile dei magistrati,per la legalizzazione delle droghe leggere giù giù fino al difensore civico.

Il sig Previti lancia un messaggio promozionale per la sua associazione ed anche questa è una cosa dall'eleganza discutibile e certamente tipica di una logica vecchia. Si dice al cittadino "hai un problema? Associati che ci pensiamo noi. Hai subito un torto? Tranquillo, paga una piccola quota associativa che pensiamo a tutto noi" L'importante è che il cittadino non debba pensare, non deve decidere, non deve sapere né partecipare attivamente; deve solo mettersi nelle mani dei tanti Previti d'Italia che risolvono tutto loro.

"Soldi buttati quelli del referendum" continua il sindacalista. Per i Radicali gli sprechi della politica sono quelli della casta partitocratrica, della sindacatocrazia, dei sussidi pubblici per la Chiesa. Sono soldi buttati quelli spesi per pagare posti in Consigli di amministrazione inutili ma i soldi spesi per garantire l'esercizio di democrazia diretta sono soldi spesi bene per noi. Ribatte Pipi: "Credo che se i cittadini, gli operai, i disoccupati sapessero che oggi il difensore civico ha un orario di ricevimento settimanale pari a 7 ore e 30 muniti percependo quasi 3mila euro al mese riterrebbero molto importante poterselo eleggere per sapere chi è, cosa fa e quanto lavora questo signore."

Previti richiama infine un concetto già espresso dal consigliere Portelli: " il Consiglio comunale non va esautorato". Per noi è tutto chiaro: " Le nomine sono robba nostra, giù le mani", d'altronde sia il Sindaco Romoli che il Consigliere Bellavite non hanno fatto mistero che il difensore civico sia oggetto degli appetiti dei partiti . Come Radicali vogliamo proprio togliere al Consiglio questo ruolo clientelare. Con il Referendum vogliamo sfasciare lo scacchiere della spartizione che tiene unite maggioranza ed opposizione. Il caso Pinto docet.

Una domanda rivolgiamo a Previti, Portelli e tutti quelli che si stanno agitando contro il referendum: "Ma non è che avete solo paura che senza questo posto da spartire qualcuno di voi si deve cercare un lavoro?"

Pietro Pipi
Gorizia 16/07/2008