Pietro Pipi: Partito Democratico, incubo dei laici


E' ora il turno del professor Tellia per denunciare la gravità che l'immagine di incertezza generata, da e all'interno del centro-sinistra, può avere per...la dialettica democratica? Lo sviluppo di una corretta dinamica sociale? Macchè, per il risultato elettorale!

Da un professore universitario pagato per tenere corsi di "Organizzazione e tecniche di Negoziazione" ci si sarebbe aspettato un maggiore contributo in corso d'opera piuttosto che una semplice presa d'atto del disastro isontino consumatosi per lunghi mesi. Ci si domanda perché non sia intervenuto prima o se il disastro è stato causato proprio dal fatto che sia intervenuto.

Il messaggio dell'accademico è comunque chiaro: fare sintesi, fare magari finta di fare sintesi altrimenti le conseguenze della disfatta goriziana riverseranno effetti negativi su scala regionale se non addirittura su quella nazionale con riferimento alla vicenda del partito democratico. Il professore vola più basso dell'on. Maran ma gira che ti rigiri siamo sempre lì: poche spiegazioni, nessuna soluzione.

".... Occorre riuscire a trasmettere all'elettorato una speranza e delle certezze" Ma quale è questa speranza? Quale è il grande sogno proposto dal Partito democratico? Ma soprattutto dove stanno le certezze e chi dovrebbe esserne il guardiano?

Professore, mi ascolti, io voglio davvero che lei mi con-vinca perché così saremo in due a vincere; e allora proviamoci insieme.Io le indico 4 speranze, tutte alimentate da promesse fatte nella scorsa campagna elettorale dell'aprile 2006 da quelli che dovrebbero essere i futuri leader del futuro PD, e lei mi e ci indica le rispettive certezze che offre il sogno del Partito democratico. Pronto?

  • Speranza n. 1: Nuova legge sul conflitto interessi entro primi 100 giorni;
  • Speranza n. 2: Riforma legge elettorale in senso maggioritario, sempre nei primi 100 giorni,
  • Speranza n. 3: Revisione legge Fini-Giovanardi, ancora nei primi 100 giorni;
  • Speranza n. 4: Collocazione univoca del PD in sede europea.
  • Prenda pure tempo, resto in attesa!

    L'articolo chiude con l'idea che "Il caso di Gorizia può offrire utili spunti di riflessione per offrire all'elettorato un prodotto «nuovo». Non saprei dire se questo "nuovo" sarebbe il prete-rock quale simbolo di un nuovo e vincente compromesso storico e non saprei dire se ritiene che questa sarà la vera cifra del PD. Ciò che so, caro professore, è che, se è vero che la Rosa nel Pugno non ha raccolto dalle urne un risultato elettorale pari alle sue aspettative e prerogative, è pur vero che oggi più dell'aprile scorso la proposta politica della Rosa nel Pugno resta l'unica novità della politica italiana.

    Per quei socialisti, per quei liberali che credono davvero nel sogno di un partito Democratico laico e riformista è forte il rischio che si riveli un incubo dal quale faranno fatica a riprendersi.

    Pietro Pipi

    Gorizia 12/04/2007