Il Messaggero Veneto 18-03-2002
La Pietra: il Friuli può anticipare il paese. Oggi dibattito con Caianiello
UDINE - "Avvalendosi delle sue competenze primarie in materia di legislazione, competenze che le hanno consentito di acquisire un'esperienza preziosa, il Friuli-Venezia Giulia potrebbe essere la Regione che meglio di altre è in grado di elaborare un "provvedimento modello" per quanto riguarda le libere professioni". Ne è convinto l'ingegner Romeo La Pietra, presidente regionale di Federprofessionsti che, durante il convegno nazionale in programma per oggi pomeriggio a Villa Manin di Passariano, organizzato proprio per approfondire la delicata questione della potestà legislativa che la legge costituzionale sul federalismo ha assegnato alle regioni, lancerà una serie di proposte finalizzate a rendere efficace la devolution in tema di professioni.
"Abbiamo sempre ritentuto indispensabile l'istituzione di un assessorato apposito - esordisce La Pietra - o quanto meno l'assegnazione di una delega specifica in materia. I professionisti, che in Friuli Venezia Giulia, sono oltre 30 mila, da tempo chiedono un'attenzione pari a quella riservata a qualsiasi altra categoria produttiva. Ora, con la riforma federalista del settore, l'esigenza di un assessorato specifico si fa ancora più forte". Per ottimizzare le opportunità che la rivistazione dell'articolo 117 della Costituzione offre, evitando il pericolo di una deregulation selvaggia, secondo La Pietra le regioni dovrebbero legiferare sul versamente prettamente professionale, lasciando in capo agli Ordini le questioni di tipo deontologico e di indirizzo. "La genericità della norma - ammette Romeo La Pietra - potrebbe portare a una parcellizzazione dell'intervento legislativo da parte delle singole regioni, con il rischio di interventi difformi su temi centrali quali natura e numero degli ordini, tariffe professionali, competenze, ordinamento professionale o aggiornamento".
"La Regione invece - mette il luce il presidente La Pietra - dovrebbe impegnarsi per favorire l'aggregazione e la crescita delle strutture professionali, perchè le piccole dimensioni che caratterizzano oggi la maggior parte di quelle attive in Friuli Venezia Giulia, favoriscono di fatto la "colonizzazione", depauperando il territorio di risorse importanti" . Anche per quanto riguarda la formazione professionale, a parere di La Pietra, la Regione potrebbe svolgere un ruolo determinante, affiancandosi al binomio Ordini-Università. "Se agli Ordini, spetta senza dubbio la funzione di monitorare il settore per individuare tempestivamente le esigenze di formazione emergenti - precisa - e all'Università invece, il compito di gestire il percorso formativo, la Regione potrebbe davvero diventare un ulteriore, formidabile incentivo, all'innovazione".
Raffaella Mestroni