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Il Messaggero Veneto 10-05-2002

Pittini: la Regione deve muoversi

L'imprenditore: trasporti, innovazione, ricerca i nodi da risolvere in fretta

UDINE - «La situazione sta migliorando, ma non ha ancora superato la criticità di un periodo difficile». Così il presidente della Federazione dell'industria del Friuli-Venezia Giulia Andrea Pittini commenta i dati del primo trimestre della produzione interna, annunciando anche alcune precise richieste alla Regione. «La ripresa che si sta annunciando negli Stati Uniti - commenta Pittini - dovrebbe influenzare anche l'Europa, nonostante le difficoltà che continuano ad affannare alcuni partners tra cui, in particolare, la Germania. Ritengo, qundi, di poter confermare le previsioni dell'avvio di una ripresa più solida dopo la pausa estiva».

«A questo punto, però, - aggiunge il presidente Pittini - alla Regione gli industriali chiedono maggiore efficienza e maggiore determinazione nel promuovere e sostenere gli investimenti produttivi e infrastrutturali». Gli industriali non vogliono comunque svolgere un ruolo passivo. E anzi si propongo come parte importante in questa fase propositiva. «La nostra Federazione - spiega Pittini - si sta impegnando per portare contributi propositivi e progettuali importanti su più settori da considerare strategici. Per quanto riguarda ad esempio i trasporti: da tempo insistiamo perché con il concorso promozionale della Regione possa essere costituita una società ferroviaria regionale con la partecipazione di privati e aperta alla presenza di Ferrovie i Stati contermini».

«Sul fronte del mercato del lavoro - precisa il presidente della Federazione degli industriali - c'è carenza di manodopera e la carenza aumenterà sempre più se, come sarà, procederemo nello sviluppo e continueremo a fare sempre meno figli. È quindi, necessario, in particolare per una Regione come la nostra avere l'autonomia necessaria per poter gestire e regolare direttamente l'afflusso di manodopera straniera secondo le esigenze delle imprese». «Per quanto riguarda l'energia - chiede Pittini -, anche in questo caso è determinante poter intervenire, a livello regionale, sulla produzione di energia elettrica e il trasporto e l'importazione della stessa e di gas».

«Non bisogna poi dimenticare - aggiunge ancora Pittini - La valenza strategica della ricerca applicata anche ai fini della competitività del sistema produttivo, e quindi dell'economia complessiva, è scontata, e perciò deve essere sostenuta con particolare impegno e attenzione, affiancato dal potenziamento delle zone industriali. Per quanto poi riguarda nello specifico il tessuto produttivo regionale, esso è formato per larga parte da piccole e micro aziende ma presenta ancora molti punti di debolezza». «Infine non vogliamo dimenticarci della Legge 19/91 per le Aree diconfine che deve essere riscritta per adeguarla al nuovo contesto socio economico dell'Europa allargata e ridiventare un efficace strumento di sviluppo del Territorio».

«Molti dei temi che ho appena accennato - conclude Pittini - per essere affrontati adeguatamente necessitano non solo dell'impegno che dò per scontato, della nostra Regione ma anche dell'attivazione di sinergie e collaborazioni con le Regioni contermini sia all'interno che al di là dei confini di Stato».

R.E.