1. Dopo il tentativo, per fortuna fallito a causa del referendum del 29 settembre 2002, di modificare il sistema elettorale, della regione Friuli Venezia Giulia, in senso proporzionale e senza elezione diretta del Presidente, nel giugno 2003 siamo andati a votare con il Tatarellum (un sistema elettorale proporzionale, con premio di maggioranza ed elezione diretta del Presidente).
2. Tale sistema ha evidenziato tutta la sua disastrosa potenzialità nel momento in cui alcuni seggi sono stati attribuiti a candidati che avevano ottenuto molti meno voti di altri candidati non eletti, ricompensando l'esistenza di tanti piccoli partiti ed il loro raggruppamento in coalizioni: i Poli; con la conseguenza di una minore riconoscibilità personale dei candidati che, privi del consenso elettivo ma solo di quello "partitico", non hanno la forza e la capacità di condurre riforme politiche, costituendo inoltre un Consiglio debole perché frammentato.
3. E' molto probabile che in tempi stretti la Regione metta mano al sistema elettorale, essendo il Tatarellum norma transitoria.
4. E' molto probabile che, anche in considerazione dell'attuale tendenza nazionale, il sistema che si voglia far passare sia di carattere proporzionale, con un premio di maggioranza più contenuto ed elezione diretta del Presidente. Un ottimo metodo per aumentare la sproporzione tra un Governatore molto forte ed un Consiglio incapace di legiferare.
5. Tra poco il collegio di Trieste 2 si recherà a votare con il sistema elettorale che noi vorremmo esteso a tutto il territorio regionale e nazionale (collegio uninominale con elezione a turno unico), dando quindi l'occasione di un confronto concreto tra i due sistemi.
6. Questo momento è il migliore, e forse l'unico, in cui si possa cercare di agire per influire sulle scelte di modifica del sistema elettorale regionale, prima che questo sia definitivamente cambiato.
L'associazione Radicali Riformatori Presidenzialisti si impegna:
1. ad accogliere come migliore, per questo momento storico, la proposta di legge recentemente elaborata con l'aiuto della direzione di Radicali Italiani (*);
2. ad avviare quanto prima tutte le iniziative volte a far diventare possibilità di scelta concreta, tale proposta di legge, all'interno del consiglio regionale, anche in ragione del motivo per cui la associazione è nata ed ha votato la prima mozione (*);
3. ad iniziare immediatamente una raccolta firme sul testo della proposta di legge nel tentativo di farla diventare proposta di legge di iniziativa popolare oppure, nel caso non fosse possibile raccogliere le 15.000 firme necessarie, di trasformarla in petizione (*);
4. ad iniziare una serrata attività di confronto personale, sulla questione elettorale, con tutti i consiglieri regionali, anche utilizzando lo strumento della registrazione audio e della diffusione internet, allo scopo di preparare il terreno ad un migliore accoglimento in consiglio della proposta di legge;
5. a stanziare un apposito finanziamento, della costosa campagna di raccolta delle firme autenticate, attingendo ad una straordinaria autotassazione dei soci, consistente in almeno 50,00 €.
(*) vedere il sito www.radicalifvg.it
MOZIONE PARTICOLARE
In merito alle elezioni suppletive per la Camera dei Deputati del 26 ottobre prossimo nel collegio 2 di Trieste, l'assemblea straordinaria dell'associazione Radicali Riformatori Presidenzialisti, riunita a Trieste il 23 agosto 2003,
auspica che il confronto politico ed elettorale possa svolgersi nel pieno rispetto delle regole democratiche e che sia garantita parità di condizioni tra tutti i candidati, affinchè gli elettori possano conoscere non superficialmente le storie e i programmi di ciascuno,
si augura che i due maggiori schieramenti scelgano, anche per il carattere fortemente maggioritario della competizione elettorale, due candidati orientati a favore di un sistema uninominale all'americana,
ritiene che possa essere colta l'occasione per rilanciare in FVG la raccolta delle firme (tra i cittadini ed i consiglieri regionali) per la proposta di legge radicale a favore di una riforma americana dello statuto regionale,
si impegna affinchè sia assicurata una opportuna presenza radicale o con la partecipazione alle elezioni suppletive del loro leader o con altri candidati che dimostrino il loro impegno (non solo a parole) per un sistema elettorale presidenzialista e maggioritario.
