Consiglio Provinciale di UDINE
Mozione - 18-02-2004
PREMESSO CHE,
in data 10/02/04 è stata approvata dal Parlamento la legge c.d. sulla procreazione assistita;
tale legge impone una profonda ristrettezza nel campo delle libertà individuali,
lede la libertà del medico di prescrivere le cure in scienza e coscienza e nel contempo, crea inappropriati vincoli alla ricerca medica italiana con la conseguenza di risultare penalizzante nel confronti di altri paesi europei;
la previsione di limiti sul numero di embrioni in un ciclo di concepimento assistito, appare essere in contrasto con la lettera dell'art. 32 c. 1 della Costituzione che prevede: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività";
l'entrata in vigore della nuova legge, avrà ripercussioni negative nella struttura udinese della Casa di Cura dove ci sono delle donne che si stanno sottoponendo a cicli di fecondazione e decine sono già in lista per effettuare il prossimo trattamento;
l'introduzione delle nuove norme costringerà le coppie ad emigrare all'estero, tornando così al "turismo riproduttivo" degli anni sessanta e favorendo la nascita di nuovi centri operativi a ridosso dei nostri confini;
nega ai malati il diritto di curarsi e sancisce un pericoloso arretramento scientifico nel campo della ricerca;
impedisce la ricerca scientifica sugli embrioni, togliendo la speranza ai malati di diabete, di Alzheimer, di cancro.
PRENDENDO ATTO che il provvedimento, a detta di importanti esponenti del settore sanitario, accademico, centri scientifici e di un ampio schieramento politico trasversale, presenta una natura proibizionista e non regolamentatrice.
CONSTATANDO l'elevato numero di personalità del mondo politico, associativo e tecnico-scientifico che ha manifestato la volontà di promuovere un referendum abrogativo
FACENDO PROPRIO l'appello per la libertà di ricerca scientifica e contro la nuova legge sulla procreazione medicalmente assistita promosso da Luca Coscioni e sottoscritto da 50 premi Nobel e da oltre 2000 tra ricercatori, scienziati e docenti universitari
IMPEGNA l'assemblea provinciale ad adottare le opportune iniziative per difendere la laicità dello stato rispetto alla fecondazione assistita, alla libertà della ricerca scientifica e a sostenere la campagna di mobilitazione per la promozione di un referendum abrogativo della legge in questione.
Fausto Deganutti (F.I.) - Gianfranco Leonarduzzi (R.I.)