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Il Messaggero Veneto 29-04-2002

La maggior parte delle sedi scoperte nelle province di Udine e Pordenone. Gli aspiranti teorici sono oltre 600

Sanità, Friuli a caccia di medici

Trenta posti vacanti fra i dottori di famiglia e i pediatri. Priorità ai residenti

UDINE - Sono 30 i posti di medico vacanti in Friuli Venezia Giulia: 17 nel ruolo di medico di medicina generale (o di famiglia), 4 in quello di pediatra, due nei servizi di continuità assistenziale e sette nei presidi di emergenza sanitaria. Dalla suddivisione territoriale risulta che le sedi scoperte sono 15 in provincia di Udine, 6 in quella di Pordenone, 5 a Gorizia e 4 a Trieste. Se questa è la disponibilità dei posti, ben più nutrita è la schiera degli aspiranti teorici, ovvero quantisono inseriti della graduatoria regionale ad hoc e che quindi possono presentare domanda: sono 584 per l'attività di sanitario di base e di 66 per l'incarico di pediatra.

L'assistenza territoriale primaria (quella volta dai cosiddetti medici di famiglia) è organizzata in regione per ambiti comunali, ciascuno dei quali deve comprendere una popolazione non inferiore a 5 mila abitanti (salvo casi di parcellizzazione geografica nei quali detto limite può essere abbassato fino a 3.500). In ogni ambito tale attività può essere svolta da un medico di base ogni mille residenti (o frazione superiore a 500), detratta la popolazione di età compresa entro i 14 anni. Ogni professionista può acquisire un numero massimo di 1.500 pazienti. Al conferimento degli incarichi negli ambiti attualmente scoperti possono concorrere i medici che risultino iscritti negli elenchi pubblicati dalla Regione e validi per l'anno 2001. la selezione viene effettuata tenendo conto del punteggio riportato nella graduatoria (laurea, attestato di formazione in medicina generale, titoli posseduti), con l'aggiunta di 20 punti nel caso di medici residenti in regione e ulteriori 5 per coloro che abitano da oltre due anni nell'ambito territoriale per il quale concorrono.

Il trattamento economico previsto dal contratto comprende una quota fissa capitaria (correlata al numero degli assistiti) e una variabile, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla programmazione regionale. Nel caso di un medico con mille assistiti e con un'anzianità di laura compresa tra 13 e 20 anni, il compenso annuo netto si aggira intorno a 55 milioni su oltre 80 lordi (circa 29 mila euro), cui vanno aggiunte le visite occasionali, le medicazioni, le certificazioni e gli altri interventi extra convenzione. Per quanto riguarda i pediatri (uno ogni 600 bambini di età fino a sei anni, massimo 800 iscritti), nell'ipotesi di una dotazione di 500 pazienti la retribuzione netta annua sfiora i 60 milioni (32 mila euro), più le prestazioni aggiuntive.

La continuità assistenziale viene svolta da medici che, in adempimento dell'incarico ricevuto, assicurano interventi domiciliari e territoriali per le urgenze notturne, festive e prefestive, con turni compresi tra 10 e 12 ore. I compensi per ogni ora di attività svolta si aggirano intorno a 23-24 mila lire (13 euro), con piccole maggiorazioni legate allo svolgimento di compiti particolari. Per i servizi di emergenza territoriali ogni azienda procede, due volte l'anno, alla verifica degli organici e all'individuazione dei osti vacanti, cui possono accedere i medici inclusi nella graduatoria regionale e i titolari di incarico a tempo indeterminato. I loro compensi orari sono equiparabili a quelli dei collegi della guardia medica.

In Friuli Venezia Giulia si contano circa 1.100 medici di base e un centinaio di pediatri. Per l'assegnazione dei 30 posti vacanti (indicati dettagliatamente nell'unita tabella) il decreto del direttore regionale della sanità precisa che, a parità di punteggio globale, prevalgono, nell'ordine, l'anzianità di specializzazione, il voto della stessa e la minore età. Dei 584 medici di medicina generale inseriti in graduatoria, i residenti in regione sono 327; tra i 66 pediatri essi sono invece 51.

Abbondio Bevilacqua