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Il Piccolo 18-12-2001

Partita la maratona in Consiglio regionale che porterà venerdì al via libera alla Finanziaria 2002. È tempo di correzioni e ripescaggi Bilancio, ultimi ritocchi al maxi-emendamento

Arduini: «Daremo di più soprattutto all'assistenza».

Non mancano battibecchi e frecciate

TRIESTE - Il maxi-emendamento che corregge la bozza di bilancio originaria è quasi pronto. Definiti dalla maggioranza i suoi punti cardine, per buona parte già concordati la scorsa settimana, nella serata di ieri il documento che aggiusta la manovra regionale è passato nelle mani degli uffici per la stesura. Un lavoro passibile di ulteriori piccoli assestamenti, prima di essere portato in aula durante la seduta di domani, che vedrà la discussione di tutti gli emendamenti alla Finanziaria. «Il punto principale che caratterizza il maxiemendamento - spiega l'assessore al Bilancio, Pietro Arduini - si riferisce al campo assistenziale, con un capitolo di spesa vicino ai 16 miliardi. Un intervento a beneficio delle persone non autosufficienti e riferito alle rette delle case di riposo, ma che in generale abbraccia tutta l'assistenza.Un altro punto importante è invece quello degli interventi nei piccoli Comuni e nelle Province, mentre abbiamo anche inserito tutta una serie di iniziative di ripristino».

WTC, EXPO E FANTASCIENZA. Arriva infatti la conferma del ripristino a bilancio dell'Expo Trieste e delle spese di gestione del World Trade Center. Provvedimenti sollecitati dall'assessore al Turismo, Sergio Dressi (An), che aveva battuto i pugni sul tavolo, minacciando le dimissioni e chiesto una verifica di maggioranza. Il maxi-emendamento ha quindi aggiustato quello che, solo pochi giorni fa, aveva tolto a tale capitolo. Specie per la provincia di Trieste, dalle prime indicazioni, mentre i tagli sono rimasti in gran parte per il territorio della Carnia.

La componente triestina della Cdl sta anche lavorando per inserire nella Finanziaria il Festival di Fantascienza. Un lavoro difficile ma non impossibile. «Siamo vicini a una soluzione», ricordava ieri mattina il consigliere di Fi-Ccd, Bruno Marini, mentre anche l'ex assessore alla Cultura, Franco Franzutti, dava l'impressione di essere ottimista: «Non si preoccupi - riferiva nell'anticamera del Consiglio a un interlocutore interessato - la manifestazione si farà e riusciremo a trovare i 300 milioni necessari».

QUERELLE SULLA BIBLIOTECA. Un'unica vera querelle, oltre al nodo Sanità, nella maggioranza: quella sul contributo di 6 miliardi per la biblioteca virtuale di Pordenone. «Ve li scordate proprio», sentenziava senza mezzi termini il segretario regionale della Lega Nord, nonché consigliere, Beppino Zoppolato, rivolto a Maurizio Salvador (Fi-Ccd). «Vorrà dire che andremo alla rottura», la risposta non proprio convinta della controparte. Qualche gratta capo anche per l'assessore allo Sport, Luca Ciriani, che in un capitolo di bilancio comunque consistente (1 miliardo) si ritrova a dover a che fare con la crisi del Coni. Tutti i tagli derivanti dai mancati introiti del Totocalcio hanno inevitabilmente colpito le Federazioni e quindi le singole realtà associative, pronte a battere cassa. Contributi ma anche il problema dell'impiantistica: «Che la legge Bassanini ha demandato alle regione senza stanziare però nessun tipo di aiuto economico», commenta l'assessore di An Ciriani.

IL DIBATTITO IN AULA. Tra riunioni del Carroccio e confronti volanti nel corridoio, in aula è iniziato il dibattito sulla Finanziaria. Posizioni differenti, senza sorprese, a seconda degli schieramenti. Per uno dei relatori di minoranza, il verde Mario Puiatti, «siamo di fronte a una proposta priva, per fortuna e per ora almeno, di demagogie che hanno caratterizzato i passati bilanci di questa legislatura, principalmente per garantire visibilità politica alla Lega Nord, ma priva anche di grandi disegni politici». Adriano Ritossa (An) ha invece preso atto di un certo ravvedimento di alcune forze di opposizione, «che si stanno finalmente rendendo conto della recessione in atto e della conseguente diminuzione di certe entrate che condizionano i documenti finanziari». Ma Franco Brussa (Ppi-Margherita) non è andato per il sottile: «Con questa nuova maggioranza - ha detto - stiamo salutando la specialità. La vecchia classe politica, che era espressione della gente, è stata sostituita da una rissosa, attaccata solo ai suoi interessi».

Pietro Comelli