Il Messaggero Veneto 26-04-2002
Pegorer (Ds) sul centro-destra: sul referendum fomenta lo scontro
UDINE - «In varie occasioni, gli esponenti del centro - destra Renzo Tondo e il Consigliere regionale Asquini si sono sperticati nella difesa della legge elettorale voluta da FI, AN e Lega Nord». E' questo l'esordio di un lungo intervento del segretario regionale dei Ds, Carlo Pegorer. Intervento che stigmatizza l'operato della Casa delle libertą riguardo alla legge elettorale e al referendum. Insomma, l'ennesima presa di posizione in questo avvio di campagna referendaria incendiata da polemiche e scontri politici anche duri.
«L'animositą delle parole usate, accompagnata dall'imbarazzato silenzio di Alleanza Nazionale, sono il sintomo del nervosismo che serpeggia nella Casa delle Libertą - dice ancora Pegorer. Secondo il quale, infatti, per l'ennesima volta, i capi del centro-destra non spiegano perchč i cittadini del Friuli Venezia Giulia non possano eleggere direttamente un presidente autorevole «e non vittima delle furberie pratiche, come dimostrano i fatti accaduti nell'ultima seduta consiliare», durante l'acceso dibattito e il conseguente voto sulla "collegata".
«Il Presidente che la destra vuole, attraverso la semplice indicazione - insiste il segretario regionale dei Ds - sarebbe uno strumento nelle mani delle varie consorterie pratiche, senza vere capacitą di decisione e, cosa molto grave, potebbe venire facilmente dimissionato, tradendo in questo modo la volontą popolare».
Il Consigliere Asquini, inoltre - č ancora il parere del segretario regionale diessino - per difendere la legge elettorale, non trova di meglio che fomentare per l'ennesima volta lo scontro e la divisione tra le diverse aree della nostra regione. «Ci chiediamo allora come possano ambire ad amministrare bene la cosa pubblica coloro che fomentano la divisione e lo scontro. Il progresso del Friuli Venezia Giulia, la sua coesione sociale, la crescita civile ed economica dei suoi cittadini - si avvia alla conclusione Pegorer - ha come condizione fondamentale l'unitą e la collaborazione tra diversi territori».
Infine, č inoltre risibile sentire parlare di autonomia coloro che in questi anni hanno saputo dare uno straccio di vera autonomia alle Provincie e ai Comuni, dimostrandosi dei tenaci centralisti. Anche per questo, per la riforma federale della regione Friuli Venezia Giulia, oltre che per dare ai citadini il potere di scegliere un Presidente autonomo e autorevole, i Democrarici di sinistra, l'Ulivo e tanti cittadini stanno operando con impegno nella raccolta delle firme contro la legge elettorale della destra. Infine, visto come lo trattano in Consiglio regionale, Asquini farebbe meglio ad occuparsi dell'attuale suo Presidente di Giunta.