| Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Forum FVG | Posta | Link |


Il Piccolo 08-12-2001

«Mentre perdiamo tempo sul Passante di Mestre a Nord marciano spediti»

E Illy difende la legge-Obiettivo «Può servire a ridurre il gap»

UDINE - Non ha votato quella legge, mantenendo il suo ruolo di parlamentare all'opposizione,ma di quella legge condivide le finalità. La legge Obiettivo, che nelle intenzioni del Governo dovrebbe garantire un forte impulso alle infrastrutture, per il parlamentare triestino della Margherita, Riccardo Illy, non è certo "il male minore" e potrebbe essere una medicina utile a fare uscire il nostro Paese da un'impasse dal punto di vista delle infrastrutture che lo pone in forte ritardo con altri paesi europei."

"In quella legge - ha detto Illy - sono comprese opere di carattere nazionale attraverso le quali si cercherà di recuperare il ritardo sulle infrastrutture, drammatico per il nostro Paese. Vi è un elenco di opere, peraltro non ancora definitivo, in cui sono comprese ad esempio la A28 e la Pedemontana Veneta che sono opere a carattere nazionale e non interessano solo il Veneto e il Friuli". Insomma,per Illy la legge non perde di vista il rapporto della nostra rete di trasporti con l'Europa, possibile problema della normativa evidenziato invece da Vito Gamberale.

"La legge - ha ribadito Illy è fatta per infrastrutture di interesse nazionale e per questo non ho capito il messaggio lanciato da Gamberale." Tuttavia, con il manager di Autostrade la sintonia è assoluta su un punto da tempo messo in cima alla lista delle priorità dall'ex sindaco di Trieste: il corridoio 5. Su questo obiettivo non bisogna perdere tempo. "Mentre noi ci attardiamo sul passante di Mestre - ha detto Illy - e mentre Slovenia e Ungheria poco o nulla fanno per completare i collegamenti tra di loro e con l'Italia, a nord delle Alpi le cose marciano spedite." Proprio per velocizzare l'iter di finanziamento di fondamentali opere come il Corridoio 5, il parlamentare triestino ha ricordato di aver proposto un emendamento alla Finanziaria che prevede uno stanziamento di 50 miliardi all'anno per sei anni per accelerare il piano di investimenti autostradali lungo il corridoio 5 di competenza italiana.