Il Messaggero Veneto 27-10-2001
Nuovo incontro ieri in Regione a Udine con il giurista Marco Marpillero
TRIESTE - Potrebbero riaprirsi i giochi per il sistema misto nel lungo travaglio sulla legge elettorale in Friuli Venezia Giulia: dopo il parere degli uffici legali della regione, che avevano posto la maggioranza di fronte ad una scelta secca fra presidenzialismo e proporzionale, l'esperto consultato dal gruppo di Forza Italia, l'avvocato Marpillero, ha invece rimesso in gioco la possibilità della semplice indicazione del presidente della giunta, senza l'obbligo di varare una legge con scelte radicali. Il problema del metodo d'indicazione del candidato presidente è al centro del dibattito sulla legge ormai da mesi: da poche settimane però, sembrava impossibile arrivare ad una norma che, pur consentendo l'indicazione da parte degli elettori di un candidato alla presidenza della giunta, evitasse che la legislatura venisse legata alla vita dell'esecutivo. In un sistema con elezione diretta, in caso di dimissioni, sfiducia, o comunque caduta dell'esecutivo, si dovrebbe necessariamente ritornare alle urne, segnando anche la fine della legislatura.
Si tratta di un sistema non gradito a buona parte della maggioranza, per il timore che l'indipendenza del consiglio possa venir messa in discussione da possibili ricatti e minacce di dimissioni da parte del vertice della giunta. Un sistema misto, vale a dire un metodo elettorale che consentisse l'indicazione degli elettori, ma anche l'elezione del presidente da parte del consiglio, non era stato ritenuto giuridicamente possibile dagli esperti della regione. Una tesi smentita dall'avvocato Marpillero, l'esperto consultatao dal gruppo di Forza Italia: nel corso di una riunione di gruppo, ieri mattina a Udine, il professore ha spiegato che in realtà ci sarebbero i mezzi giuridici per salvare entrambe le esigenze, rappresentatività e indipendenza, riaprendo così i giochi.
«Siamo rimasti soddisfatti - ha detto il consigliere del Ccd Bruno Marini dopo la riunione -. Il professor Marpillero ci ha confortato, confermando la bontà del percorso che abbiamo seguito in questi mesi». Il parere dell'esperto consultato da Forza Italia salva la bozza Zoppolato, il testo che prevede appunto la possibilitrà d'indicare il presidente, fatte però salve le prerogative del consiglio di eleggere un nuova giunta nel caso di sfiducia o dimissioni. Una posizione di cui certamente si terrà conto nei prossimi incontri del comitato ristretto, e commissione incaricata di approvare il progetto. Nulla da fare invece per il seggio garantito per la comunità slovena: anche il professor Marpillero ha confermato l'opinione degli uffici legali, che non ritengono costituzionalmente possibile l'istituzione, da parte del consiglio regionale, di un seggio garantito per la minoranza.
Al.M.