ANSA 05-01-2001 ore 16.24
Per il parlamentare europeo dei Radicali Italiani Marco Cappato, il processo Sme-Ariosto ''e' solo una gigantesca rissa politica, una guerra alla quale i Radicali non intendono partecipare''.''A noi - ha detto Cappato nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Trieste - interessa giungere a risolvere i problemi della giustizia, sulla base di quel 'programma di Governo' rappresentato dalle nostre 25 proposte di legge di iniziativa popolare, per le quali abbiamo due mesi di tempo per arrivare a raccogliere 50.000 firme''. Cappato ha ricordato che cinque delle proposte radicali riguardano i temi della giustizia: l' abolizione dell'obbligatorieta' dell'azione penale, la separazione delle carriere, l' elezione dei rappresentanti dei magistrati nel Csm con sistema maggioritario, la responsabilta' civile dei magistrati e la riduzione dei tempi di carcerazione preventiva.
''Persone al di sopra di ogni sospetto, in questa vicenda, non ce ne sono'', ha osservato Cappato, affermando anche che i Radicali sono ''l' unica forza politica della cosiddetta prima Repubblica che in questo tipo di aule di tribunale non e' mai entrata. Negli anni di Tangentopoli - ha aggiunto - noi difendevamo gli imputati, in realta' difendendo cosi' la dignita' delle istituzioni, chiedendo che la verita' processuale non si trasformasse immediatamente in ricatto politico. Ricordo - ha concluso - che in quegli anni alla presidenza dell' Iri, il piu' grande carrozzone dell' amministrazione pubblica del nostro Paese, vi era Romano Prodi.
E' escluso - ha affermato - che da quella posizione non si potesse conoscere cio' che accadeva e operare per cercare di fare luce e verita' sui rapporti tra l'impresa pubblica e la politica in cinquant' anni di storia repubblicana''.