Il Pd si dimentica dei Radicali
IL GAZZETTINO - 26/08/2008 - Lettere
Dopo l'eliminazione dalle primarie di Marco Pannella, dopo il rifiuto di apparentamento delle Liste radicali con il Pd, dopo i veti nei confronti di Pannella, oggi pare che non ci sia posto per i Radicali nelle riunioni del Partito Democratico. E questo nonostante i Radicali facciano parte dei gruppi parlamentari di Camera e Senato e Maria Antonietta Farina Coscioni sia stata eletta parlamentare nel Friuli Venezia Giulia. Ma è un dato di fatto che a oggi nessun esponente radicale del Friuli Venezia Giulia sia stato invitato o semplicemente contattato per partecipare ai principali eventi regionali. Proprio in questa fase di grande polemica interna al Partito Democratico la soluzione è il cambio di rotta. Se il Pd vuole rappresentare il perno di una sinistra liberale, europea e riformatrice che vuole innovare il Paese, non può limitare il confronto al proprio interno in beghe da cortile. Occorre ricominciare, ricostruire più che ristrutturare. Soprattutto ora dopo la doppia sconfitta nazionale e regionale.
E il contributo di chi, come i Radicali, ha prefigurato dall'inizio degli anni '90 la nascita di un Partito Democratico come la via d'uscita per la rinascita della sinistra italiana è un contributo che crediamo possa essere ascoltato e considerato. E' per questo che, non solo chiediamo che il Pd preveda spazi di intervento nel dibattito per i Radicali ma chiediamo anche la possibilità di partecipare con un tavolo permanente, dove proporre le nostre iniziative sui temi dell'economia, dell'ambiente, dei diritti civili e della politica regionale. Anche a partire dal confronto sulle elezioni amministrative del 2009.
Stefano Santarossa
Direzione dell'associazione "Radicali friulani"
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