Il Messaggero Veneto 26-02-2002
La fotografia statistica del Friuli-V.G.: siamo alti e studiosi. I prezzi: Pordenone +14,4%, Udine +12,4
TRIESTE - Una piccola regione, che spicca per la statura dei suoi abitanti e la qualità della vita, ma dove si spende molto soprattutto per la casa: è l' immagine del Friuli-Venezia Giulia che emerge dall' edizione 2001 dell' Annuario statistico italiano, presentato oggi a Trieste nella sede della Camera di commercio. Il Friuli-Venezia Giulia - ha reso noto la dirigente dell' Ufficio regionale dell' Istat, Maria Pazzano - compare nell' Annuario nazionale come una delle regioni più piccole d' Italia, con una popolazione in aumento, ma solo in virtù del saldo migratorio positivo, mentre resta negativo il saldo naturale, che la qualifica come una delle regioni più «vecchie» a livello nazionale. Gli stranieri iscritti all' anagrafe risultano 27.300, «ma il dato - ha precisato Pazzano - è destinato a ridimensionarsi con il censimento, che è in fase di conclusione».
Una curiosità emerge dalla statistica: il Friuli-Venezia Giulia continua a detenere il primato nazionale per la popolazione più alta di statura, con una media sopra i 178 cm di altezza. Le famiglie dichiarano di vivere bene in regione; le lamentele per la sporcizia delle strade o per le difficoltà di parcheggio risultano al di sotto della media nazionale. Il rischio criminalità non è in cima alle preoccupazioni degli abitanti, come avviene invece in Campania, e non c' è un alto livello di litigiosità tra le persone rispetto ai valori fatti registrare, ad esempio, a Napoli. Il tasso di scolarità è elevato e a tre anni dal diploma solo l' 8,6% dei giovani sono ancora in cerca di lavoro, mentre a tre anni dalla laurea ciò avviene solo per il 14,3%.
Le persone in cerca di occupazione sono in diminuzione, in linea con la media del Nord-Italia, anche se il Friuli-Venezia Giulia è da questo punto di vista l' ultima delle Regioni del Nord-Est. Tra i consumi familiari, emerge la spesa per la casa, seguita da quella per i trasporti e le comunicazioni e poi per l' alimentazione. L' incremento dei prezzi, infine, tende ad interessare di più la provincia di Pordenone (+ 14,4%) rispetto a quelle di Trieste (+ 13%) e di Udine (+ 12,4%). Per quanto riguarda l' annuario, esso - ha spiegato Giovanni Barbieri dell' Istat - è uno strumento fondamentale per conoscere la realtà del Paese e i cambiamenti in atto. Quest' anno, per la prima volta, viene presentato anche in alcune sedi regionali, come Trieste in quanto ritenuta rappresentativa dell' Italia nord orientale, con l' intento di avvicinare sempre di più i cittadini alla cultura statistica.