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Il Messaggero Veneto 18-01-2002

Aggiornate le funzioni delle guardie riconosciute come agenti di pubblica sicurezza

La Regione arma i forestali

Lunedì saranno distribuite 300 Beretta. I ds: si rischiano incidenti

TRIESTE - Da lunedí, trecento "Beretta" 9/21 a canna lunga verranno distribuite ad altrettanti dipendenti regionali, per l'esercizio delle loro funzioni. Si tratta dei forestali (260 guardie e 40 marescialli), che hanno recentemente ricevuto dal Commissariato del Governo del Friuli-Venezia-Giulia la qualifica di funzionario di pubblica sicurezza. «Il problema è che ci sono le armi, ma non esistono ancora tutte le armerie, e questo imporrebbe al forestale di portarsi dietro la pistola anche a casa sua.

C'è, del resto, una circolare che lo prevede», dice Michele Degrassi, consigliere regionale diessino che sull'argomento ha presentato un'interrogazione dal titolo "Pistole e dilettantismo". «Non vorrei che questa situazione ponesse i presupposti per il verificarsi di qualche incidente, da attribuirsi poi alla tragica fatalità piuttosto che alla totale incapacità di gestire un settore così complesso e delicato». In effetti, se sono disponibili le pistole (come detto delle "Beretta" 84 Cheetah, costate circa un milione l'una), non sono ancora pronti gli armadietti blindati in tutte le stazioni e gli ispettorati del territorio. Risultano scoperti, in particolare, Tolmezzo e Gorizia. «Occorre precisare che la circolare con cui i dipendenti vengono invitati a portare a casa l'arma nel caso che non esista un luogo dove depositarla è un atto dovuto.

Infatti è prevista dal regolamento», spiega Danilo Narduzzi, assessore regionale alle Foreste. «A ogni modo, per le località in cui gli armadi non ci sono ancora, non procederemo alla distribuzione delle armi". L'aggiunta della qualifica di ufficiale di ps (oltre che di pg, com'era dalla costituzione del corpo), segue ad un'indagine condotta presso i forestali. Che, interpellati in proposito, si erano detti favorevoli, a larga maggioranza (forse anche perché l'onere di portare un'arma dovrà venir monetizzato con un'indennità). Recentemente sono stati condotti anche dei corsi teorico pratici di addestramento. Tutti i forestali, incluso il direttore delle Foreste, Pietro Luigi Bortoli, hanno fatto alcune sedute di tiro al poligono di Tolmezzo, sotto la supervisione di personale specializzato dei Carbinieri. Unici esentati (come lo saranno dalle armi), gli obiettori di coscienza.

"A breve emaneremo una circolare che escluderà di portare le pistole al seguito in certe mansioni", dice ancora Narduzzi. "Per gli incendi è già previsto dal regolamento, per ovvi motivi. Ma pensiamo di estendere la regola alle attività relative al rilevamento o alle valanghe". Se lunedì le "Beretta" entreranno in distribuzione, non ci sarà comunque il rischio di sparatorie. Perché sembra che le munizioni verranno fornite in seguito, non si sa se per ritardo, o per un supplemento di prudenza.

Luciano Santin