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Il Messaggero Veneto 21-04-2002

Medici, firme per il servizio pubblico

Da lunedì anche in regione parte la campagna di raccolta

UDINE - Domani parte anche in Friuli-Venezia Giulia la campagna per la raccolta di firme dei cittadini, negli studi dei medici di famiglia, negli ospedali, nelle farmacie, negli studi dei veterinari a sostegno del servizio saniatrio nazionale, L'iniziativa è promossa dalla Federazione italiana dei medici di famiglia, dall'Anaao (i medici ospedalieri), e dal Sumai (i medici territoriali). A questa campagna hanno aderito anche tutte le principali sigle sindacali delle altre categorie mediche e veterinarie. Tale iniziativa mira a sostenere e rilanciare il servizio sanitario nazionale, che secondo i promotori dell'iniziativa, nonostante i suoi problemi e le campagne di stampa scandalistiche, rimane secondo l'organizzazione mondiale della sanità, uno dei migliori del mondo.

I medici che aderiscono a tale iniziativa si dicono infatti fortemente preoccupati che si voglia sovvertire l'impianto del sistema sanitario nazionale, con forme alternative di assistenza, e perdendo di fatto quell'equità e quella solidarietà alla base del sistema sanitario pubblico. I medici sono convinti, che a di là di alcune inefficienze da correggere con decisione, il servizio sanitario italiano, oggi affidato alle regioni che ne assumono a tutti gli effetti il controllo e la gestione, sia la formula la più giusta e coerente per garantire le stesse opportunità di cura e di assistenza a tutti i cittadini. «I sistemi non solidali - sottolineano i medici - come ad esempio quello in vigore negli Stati Uniti d'America, costano molto di più alla collettività, nonostante 50 milioni di cittadini siano sprovvisti di copertura assitenziale».

Le firme che i medici chiedono ai cittadini verranno utilizzate per sottoscrivere una petizione che, come ricordano ancora i medici promotori dell'iniziativa, andranno a sostenere un servizio sanitario nazionale basato sulla solidarietà e che assicuri uguali diritti ai cittadini in tutte le regioni italiane. In sostanza dunque la petizione chiede: ospedali e ambulatori efficienti, sicuri e gratuiti e ben dislocati sul territorio; medici di famiglia presenti su tutto il territorio senza differenze di accesso; assistenza infermieristica adeguata sia in ospedale sia nelle strutture territoriali; assitenza farmaceutica garantita.