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Il Messaggero Veneto 25-06-2002

I lavori della Commissione paritetica: caserme cedibili o ristrutturabili. La Corte dei conti diventa locale

Saro: le ferrovie alla Regione

L'Anas cede quasi tutte le strade, ma non le tratte finali delle direttrici per l'estero

UDINE - Sul binario della "devolution" sono in arrivo le Ferrovie regionali del Friuli-Venezia Giulia. Una novità che porterà sotto il controllo diretto della Regione autonoma tutti i convogli e i tratti di strada ferrata presenti sul nostro territorio, oltre al trasporto interregionale in partenza da Udine e Trieste con destinazione Venezia Santa Lucia e alla linea Udine-Cividale. La Regione affiderà poi la gestione dei servizi a una società esterna. La rivoluzione nel settore dei trasporti su rotaia consentirà alla Regione anche interventi sugli orari dei treni, sul numero dei collegamenti e sulla qualità del servizio reso agli utenti.

Via libera, dalla commissione paritetica guidata dal deputato di Forza Italia Ferruccio Saro, anche al trasferimento delle quattro sedi provinciali della motorizzazione civile e delle relative competenze, con l'avvio di una procedura che porterà al rilascio della patente di guida da parte della Regione e non più del ministro dei trasporti. Sul fronte dei beni demaniali, inoltre, una norma introdotta ieri pomeriggio dalla commissione, cui hanno partecipato anche il presidente della Regione, Renzo Tondo, quello del consiglio regionale Antonio Martini e la vicepresidente Alessandra Guerra, consentirà la cessione o il riutilizzo di tutte le caserme e i beni immobili affini già trasferiti a Trieste, ma che fino ad oggi facevano parte del cosiddetto patrimonio indisponibile, con il divieto di riutilizzo o vendita degli spazi.

Accordo siglato anche sulla nuova Corte dei conti regionale, che sarà composta da cinque giudici, di cui tre di nomina statale e due di nomina regionale. La nuova struttura di controllo assumerà anche nuove competenze, «diventando - aggiunge Saro - un organo di controllo di gestione delle pubbliche amministrazioni, con un ruolo attivo e più incisivo sulle scelte e sull'attività delle amministrazioni del Friuli-Venezia Giulia».

Ci sarà da aspettare, invece, per chiudere il delicato capitolo delle strade Anas, con un chiarimento - previsto entro pochi giorni - sul trasferimento di competenze per le tratte in prossimità dei confini di Stato. «Per chiudere il pacchetto viabilità, rimane ancora una questione da risolvere - spiega Saro - che riguarda le tratte finali delle strade statali che si dirigono all'estero. L'Anas vorrebbe mantenerne il controllo, mentre noi chiediamo che anche quei tronchi passino sotto la gestione della Regione, un dettaglio che ritengo riusciremo a chiarire entro una settimana». Novità sul fronte dei beni culturali: una relazione tecnica ascoltata ieri dalla commissione paritetica apre infatti il capitolo della definizione del nuovo ruolo che la Regione potrà giocare in materia di archeologia e beni artistici: «Stiamo cercando di individuare uno spazio maggiore - continua Saro - anche nella cultura e valorizzazione del nostro patrimonio. In commissione abbiamo fatto un buon lavoro e credo che il fatto che la riunione si sia tenuta a Trieste e non a Roma sia un segnale dell'attenzione che intendiamo garantire al territorio anche dal Parlamento».

Ieri pomeriggio, infine, si è discusso del nuovo Statuto di autonomia che dovrà essere predisposto entro settembre per poter giungere alla modifica costituzionale a Roma entro questa legislatura. Statuto che, secondo la Cdl, dovrà attivare tutte le norme possibili per garantire ulteriore autonomia alla nostra regione.

Tommaso Cerno