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Il Messaggero Veneto 29-04-2002

Ds: Polo senza idee sulla famiglia

Tesini: anche dalla Lega solo iniziative-spot, pronta una nostra legge

UDINE - (fe.ba.) Approderanno fra otto giorni in comitato ristretto le varie proposte di legge in materia di politiche regionali a sostegno della famiglia testi. I testi già presentati sono firmati rispettivamente dal Cpr, dai Ds e dalla Lega Nord. E il lavoro del comitato si annuncia già in salita. I Ds, già da ora, infatti annunciano dura battaglia alla maggioranza Polo-Lega. «In materia di famiglia - denuncia il capogruppo dei Ds in consiglio regionale Sandro Tesini - il Centro-destra sta continuando a proporre, da quattro anni, una sterile politica degli annunci.

In finanziaria, la maggioranza ha sbloccato la posta di 1 milione e 600 mila euro messi a fondo globale per sostenere la gestione degli asili nido privati. L'assessore Santarossa e altri esponenti della Casa delle Libertà annunciano che si tratterebbe dell'anticipazione di un più organico intervento a favore delle famiglie. Ma Polo e Lega - aggiunge Tesini - non vogliono riforme coerenti e finalizzate. E ciò per due motivi: il primo è che non sono capaci di farle, il secondo è che i loro interessi sono del tutto contingenti anche perché sulle strategie poco o niente tiene assieme la Casa delle Libertà».

«Che questa maggioranza sia in grado anche solo di discutere una riforma a favore delle famiglie è impensabile - rincara la dose Tesini -. La conferma sta nel fatto che da oltre due anni due consistenti progetti di legge a favore delle famiglie sono all'attenzione della commissione e che solo ora si è iniziato a parlarne perché la Lega ha presentato un terzo testo infarcito più di slogan che di misure significative. La forzatura è talmente stridente che i primi a prendere e distanze dalla proposta della Lega sono i suoi alleati del Polo».

«Dopo le grandi riforme nazionali dell'Ulivo della passata legislatura - adozioni, interventi a favore dei minori e degli adolescenti, congedi parentali, sostegni alla maternità e alle funzioni genitoriali, flessibilità degli orari e banca dei tempi, riordino dei servizi e delle prestazioni sociali - si è reso necessario - precisa il capogruppo dei Ds - mettere mano alla legislazione regionale a favore delle famiglie, che aveva visto il Friuli Venezia Giulia svolgere una apprezzata azione anticipatrice ma che ora denuncia carenze e ritardi».

Il progetto di legge dei Ds, spiega ancora Tesini, va in questa direzione, assumendo il ciclo di vita familiare quale criterio di lettura delle esigenze delle persone e delle famiglie, viste come depositarie di diritti di cittadinanza senza discriminazione alcuna. «Questo a nostro avviso - commenta il rappresentante dei Ds - è il modo moderno per interpretare la complessità sociale e per indicare le responsabilità delle istituzioni a fronte della società che cambia. Finora non ci è stato possibile nemmeno discutere con la maggioranza su questa come su altre impostazioni, ad esempio la scuola e la formazione, l'immigrazione...».

«Proprio nei servizi sociali - conclude Tesini - siamo ormai alla paralisi della direzione regionale, al disorientamento dei comuni che le nuove sfide nel welfare responsabilizzano nella lettura dei bisogni sociali e nella risposta alla domanda di servizi dei cittadini. La vicenda degli assegni di cura agli anziani - afferma infine - avrebbe dovuto far riflettere. Ma alla Casa delle Libertà queste esperienze non dicono nulla: loro si accontentano degli effetti dell'annuncio».