Il Gazzettino 24-05-2002
ARTA TERME - Il ritorno di Somma, sindaco più di vent'anni fa, e l'esperienza di Talotti, che per dieci anni è stato all'opposizione. Ma i 2200 elettori potranno scegliere anche nomi nuovi come De Rivo e Barazzutti
Competizione elettorale incerta, poli divisi e amici del sindaco accasati su fronti opposti
Arta Terme - Elezioni comunali: sul risultato la piazza non si sbilancia. Almeno tre formazioni ("Al servizio del cittadino" di De Rivo, "Un futuro per Arta" di Talotti e "Per Arta Terme" di Somma) vengono date alla pari. E anche il quarto incomodo, Stefano Barazzutti, non è tipo che si smonta facilmente: in politica dal '97, battesimo del fuoco personale alle politiche di maggio 2001. Maggioritario alla Camera, collegio numero 6: nella cittadina termale ha raccolto più del 9\% delle preferenze.
Del tutto nuovo del mestiere è Graziano De Rivo. Entusiasmo, voglia di fare, impegno, sono classici del neofita. Può contare sull'appoggio e l'esperienza di due consiglieri di minoranza uscenti: Vittorio Caroli e Paolo Urban. Giovanni Battista Somma può ritenersi invece un politico navigato. Ha un'esperienza di primo cittadino alle spalle, acquisita ad Arta Terme dal 1977 al 1980, ed è rientrato in politica alle amministrative '99, da capogruppo al Comune di Tolmezzo.
Giovanni Talotti può considerarsi un figlio d'arte. Ha dalla sua un'esperienza politico-amministrativa in minoranza maturata ad Arta Terme nel decennio '84/'94. Per professione ha acquisito un ampio bagaglio di conoscenze delle problematiche relative agli enti periferici locali.
Domenica si presentano 55 candidati che si contendono 12 posti da consigliere. Arbitri dell'incontro, a liste ormai bloccate, 2217 elettori, tra cui Elisa Leschiutta che festeggia le sue 18 primavere proprio domenica 26. L'affluenza ai seggi nel '94 fu del 75,15\%. Allle ultime elezioni del 14 giugno 1998, si recò alle urne il 72,98\%. Abbandonata la partita, il sindaco uscente Gardel ha sparigliato un po' le carte. Una sua pattuglia di fedelissimi, assessori e consiglieri, hanno trovato casa su fronti opposti. Stesso discorso per la minoranza uscente.
Lucio Cimiotti