TRIESTE - Dopo la ristrutturazione del debito con un intervento sostitutivo di emissione obbligazionaria per circa 420 miliardi di lire, la Regione, sulla base della Finanziaria 2001, intende attuare una gestione «attiva» del debito. La giunta, su proposta dell'assessore alle Finanze, Pietro Arduini, ha adottato in tal senso una delibera che autorizza «l'attivazione di strumenti di finanza derivata mirati sostanzialmente a modificare il profilo dell'indebitamento conseguente ai mutui assunti successivamente all'operazione di ristrutturazione, con l'attivazione di operazioni di Swap per lo scambio dei flussi di interesse (interessi calcolati a tasso variabile con interessi calcolati a tasso fisso)».

L'operazione, che riguarda un debito complessivo di circa 400 miliardi, sarà curata dall'associazione temporanea di imprese, scelta con una selezione, che ha in precedenza realizzato la ristrutturazione del debito. La nuova operazione è finalizzata in primo luogo «a diversificare il rischio di un indebitamento tutto a tasso variabile» e in secondo luogo «a cogliere le attuali favorevoli condizioni di mercato che consentono l'assunzione a tassi fissi significativamente bassi, tenendo anche conto degli ottimi livelli del tasso variabile applicato ai mutui in essere che viene proposto nello scambio».

L'autorizzazione della giunta regionale prevede anche la possibilità di combinazioni con strumenti di copertura, (Collar e Cap), a fronte «di imprevedibili aumenti dei tassi, che potranno eventualmente essere attivati in base a valutazioni sui conseguenti riflessi sul tasso fisso». L'assessore Arduini ha rilevato che gli strumenti finanziari di prossima attivazione «consentiranno una più puntuale programmazione degli oneri di spesa collegati all'adozione del tasso fisso, garantendo anche una maggiore sicurezza in relazione alle attuali previsioni dell'andamento della curva dei tassi».