Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa


RADICALI ITALIANI PARTITO RADICALE RADIO RADICALE NESSUNO TOCCHI CAINO Coordinamento Radicale Antiproibizionista NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA POLITICAL RESOURCES ASSOCIAZIONE RADICALE ESPERANTO

Il Messaggero Veneto 07-05-2002

Il consigliere Follegot: il vero rischio è che la nostra società sia composta solo da extracomunitari

La Lega insiste: aiuti solo a coppie sposate

Braccio di ferro del Carroccio contro le posizioni piú liberali di An e di Forza Italia

di FEDERICA BARELLA

UDINE - La Lega Nord non fa marcia indietro. E sulla legge in materia di sostegno alla famiglia annuncia battaglia anche contro il resto della Casa delle libertà, soprattutto per quel che riguarda i contributi ai nuovi nati.

«La nostra posizione non cambia»: precisa subito il leghista Fulvio Follegot, referente del Carroccio in commissione regionale terza, dove oggi si apre il dibattito sulla nuova legge per la famiglia con le audizioni delle varie associazioni. «Rivendichiamo a gran voce - aggiunge Follegot - la nostra coerenza, a dispetto invece degli alleati. Vorrei infatti ricordare che già tre anni fa la Regione Friuli Venezia Giulia ha votato un articolo all'interno della Finanziaria che grosso modo ricalca quanto ora proponiamo nel testo organico sulla famiglia. A parte le diverse posizioni di coscienza, non capisco quindi le levate di scudi di oggi dei nostri alleati».

In commissione sono stati depositati fino ad ora tre diversi testi di legge. Uno firmato dal Cpr (e formalizzato due anni fa, prima della scissione tra i componenti del Cpr oggi con la maggioranza di Centro destra e gli ex colleghi di partito oggi membri della Margherita), uno dei Ds e uno della Lega Nord. Proprio oggi invece Forza Italia presenterà la proposta che ha definito ieri sera nel corso dell'ultima riunione di gruppo. E la contrapposizione tra le diverse linee diventerà ancora più netta.

L'attribuzione di contributi anche ai bambini nati al di fuori del matrimonio rischia di lacerare la maggioranza. An, Fi e Cpr ribadiscono che i bambini non possono essere discriminati per il loro status di nascita. La Lega Nord invece risponde confermando la sua linea difensiva quasi «etnica». «Per assicurare un futuro alla nostra società - precisa Follegot - non possiamo soltanto affidarci agli immigrati. Il principio ispirativo del nostro testo di legge non è quindi di tipo economico, bensì sociale e culturale. Noi puntiamo innanzitutto alla difesa della famiglia come istituzione fondamentale per lo sviluppo della società. Ed è per questo che vogliamo privilegiare i figli nati all'interno del matrimonio, anche per tutelare il diritto di ciascun bambino a nascere e crescere all'interno di una situazione armoniosa, come solo una famiglia composta da una coppia sposata può essere».

«Chiediamo poi - aggiunge ancora Follegot - che il presidente della terza commissione regionale (dove oggi prende il via il dibattito, ndr), Giovanni Castaldo di An, da una parte rispetti il suo ruolo istituzionale restando al di sopra delle parti, dall'altra mediti con attenzione su quanto ha fatto proprio An nel Lazio. Il presidente Storace, collega di partito di Castaldo, la sua giunta e il suo consiglio, hanno approvato una legge che ricalca in pieno quanto abbiamo proposto noi leghisti tre anni fa e che ora riproponiamo nel testo organico. A Castaldo dunque non possiamo dir altro di meditare...».