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Il Piccolo 19-03-2002

Per ottenere il documento gli sloveni devono pagare l'equivalente di 9 euro, mentre ai croati costa tre volte tanto: 27 euro

Il confine si apre, ecco i lasciapassare

Il provvedimento interessa oltre mezzo milione di cittadini dei due Paesi

CAPODISTRIA - Quasi cinque anni dopo la firma dell'cccordo sloveno croato sul piccolo traffico di confine, le autorità dei due Paesi hanno rilasciato ieri i primi lasciapassare. A Brezice, piccolo comune sloveno a ridosso della frontiera all'altezza di Zagabria, sono stati particolarmente chiari su cosa significhi per la popolazione locale questa giornata: i primi due lasciapassare, infatti, sono stati richiesti e ottenuti, con tanto di cerimonia solenne, dal sindaco Vladislav Derzic e dal deputato Joze Avsic. I primi lasciapassare, per i quali in Slovenia bisogna versare 2000 talleri (9 euro) e in Croazia 195 kune (27 euro), sono stati rilasciati ieri anche nei comuni istriani, da entrambe le parti della linea. Una decina, il primo giorno dell'attuazione dell'accordo sul piccolo traffico, le richieste pervenute alle amministrazioni dei comuni di Capodistria, Isola e Pirano.

Molte comunque anche le telefonate delle persone interessate. Con ieri, ha avuto inizio anche il rilascio dei certificati catastali per i proprietari dei terreni agricoli da entrambe le parti del confine. Con questo documento, di cui dovranno munirsi entro ottobre, i contadini potranno accedere più facilmente ai propri campi. I possessori dei lasciapassare potranno varcare il confine ai valichi di seconda categoria. Lungo i 670 chilometri del confine sloveno croato, entro la fine del 2003, ne sono previsti complessivamente 27. Saranno aperti dalle 6 alle 22, con controlli della polizia e servizio doganale. In quattordici di questi punti, la polizia croata è già operativa. Per il momento, i valichi di seconda categoria tra Slovenia e Croazia sono soltanto tre. I tempi di apertura di tutti gli altri saranno definiti prossimamente dalla commissione mista preposta all'attuazione dell'intesa. Non cambiano, per ora, le modalità di passaggio del confine per studenti e lavoratori pendolari nonché per i turisti.

La stessa commissione, che si è riunita l'ultima volta a Cakovec agli inizi di marzo, ha concordato pure il rilascio di 50 licenze per la pesca nel mare del Paese confinante: 25 permessi saranno rilasciati dalle autorità slovene, altri 25 da quelle croate. L'intesa, che non soddisfa i pescatori, prevede comunque un limite annuo per il pescato: 50 tonnellate per la pesca con reti a strascico, 50 con reti a posa.

L'accordo sloveno croato sul piccolo traffico di confine è stato firmato nell'aprile del 1997 dagli allora ministri degli esteri croato Granic e sloveno Thaler, ma è stato ratificato dal Parlamento sloveno soltanto nel luglio dell'anno scorso. La sua attuazione permetterà alla popolazione della fascia di confine (circa mezzo milione di persone tra Slovenia e Croazia) di neutralizzare almeno in parte gli effetti del regime di Schengen, che al confine sloveno-croato entrerà in vigore con l'ingresso della Slovenia nell' Unione europea.

c. p.