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Il Messaggero Veneto 19-06-2002

La Margherita apre a Fi

Moretton: disponibili a sedere al tavolo di concertazione

TRIESTE - Anche il capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, interviene nel dibattito aperto da Forza Italia sul referendum elettorale e sulle dichiarazioni del DS Tesini che in vista delle prossime elezioni regionali del 2003 chiede alla Margherita di aprire a RC e ai radicali. «Al presidente Tondo - dichiara Moretton - vogliamo innanzitutto dire che non é possibile fare alcunché sia sotto il profilo giuridico che politico, se non andare alle urne per consentire ai cittadini di esprimersi sulla legge elettorale che la Casa delle libertà ha tenacemente voluto anche se ora pare abiurare con fermezza. E al risparmio dei soldi per il referendum Tondo doveva pensarci prima facendo votare una legge che trovasse il più ampio consenso di tutte le forze politiche del consiglio regionale. Del resto, l'alternativa al referendum la conosceva allora come ora».

«Lo spirito di collaborazione che Tondo propone - aggiunge Moretton -, può essere valido solo se saprà creare un tavolo di concertazione di tutte le forze politiche, per elaborare una nuova legge elettorale nel senso voluto dai referendari. La Margherita non si sottrarrà mai al dialogo e al confronto politico, ma è chiaro che un tavolo di discussione potrà esserci solo dopo l'esito del referendum». Su quanto poi proposto da Tesini, Moretton, afferma che la Margherita, soprattutto dopo le ultime elezioni ha trovato la sua identità di centro nella coalizione del centro sinistra. Moretton condivide l'importanza di trovare subito il leader rappresentativo da candidare quale Presidente alle regionali del 2003. Un leader volute da tutte le forze politiche dell'Ulivo con il quale elaborare il programma di governo da proporre agli elettori.

«La Margherita - afferma Moretton - é ormai, un soggetto politico consolidato, si riconosce quale nuova forza moderata di centro nel centro sinistra e come tale non deve allargare a nessuno, se non partecipare a rafforzare la coalizione dell'Ulivo dove sentirsi garante di equilibrio, libertà e democrazia. Del resto parteciperà alle elezioni del 2003 con una propria lista». «La partecipazione di tutte le forze che vorranno riconoscersi nell'Ulivo - conclude Moretton - sarà guidata da un programma serio dove ognuno potrà sentirsi ideologicamente rappresentata e tutelato. Insomma, uniti nella volontà di prevalere sul centrodestra per dare finalmente un governo serio alla nostra Regione che la Casa delle libertà ha lasciato in balia di beghe e protagonismi.