COMUNICATO 27-01-2004
Presunte affissioni abusive. Risposta.All'Ufficio Territoriale del Governo Prefettura di Trieste
p.c. Al Comune di Trieste area vigilanza e sicurezza
p.c. Al Sindaco del Comune di Trieste
Trieste, 27 gennaio 2004
Oggetto: Risposta ai verbali (prot. n. 37/11/03-04, n. 37/11/04-04, n. 37/11/05-04, n. 37/11/06-04, n. 37/11/07-04, n. 37/11/08-04, n. 37/11/09-04, n. 37/11/10-04 del comune di Trieste, area vigilanza e sicurezza, polizia municipale) "di accertamento e contestazione per violazione alle norme della L. 04/04/1956, n. 212 [Norme per la disciplina della propaganda elettorale] rif.to L. 10/12/1993, n. 515 e successive modificazioni".
Io sottoscritta Christina Sponza, nata a Gorizia il 08/08/1971 e residente a Monfalcone (GO) in via San Polo 99, in seguito ai verbali prot. n. 37/11/03-04, n. 37/11/04-04, n. 37/11/05-04, n. 37/11/06-04, n. 37/11/07-04, n. 37/11/08-04, n. 37/11/09-04, n. 37/11/10-04 del comune di Trieste, area vigilanza e sicurezza, polizia municipale "di accertamento e contestazione per violazione alle norme della L. 04/04/1956, n. 212 rif.to L. 10/12/1993, n. 515 e successive modificazioni", notificatimi il giorno 21/01/2004, rilevo quanto segue:
i verbali notificatimi fanno riferimento ad un evento mai accaduto, "consultazioni Regionali Suppletive dei giorni 26 e 27 ottobre 2003" e sono quindi da ritenersi non validi;
in subordine, qualora ci si fosse riferiti alla elezione suppletiva della Camera dei deputati nel collegio n. 2 della circoscrizione Friuli Venezia Giulia del giorno 26 ottobre 2003, di cui ero candidata, i verbali avrebbero fatto riferimento alla violazione dell'assegnazione di spazi elettorali assegnati da un ente non deputato a questo: "spazi elettorali assegnati dal Comitato Provinciale di Tregua Elettorale", e sarebbero quindi stati verbali da non ritenersi validi;
in subordine, qualora ci si fosse riferiti agli spazi assegnati dalla Giunta municipale di Trieste con delibera dd. 29 settembre 2003 (Prot. n 1° 4/3-3/7-2003 Prot. Gen, 156537/ 2003) e (Prot.n 1°- 4/3- 3/5- 2003 Prot.Gen.156495/ 2003) di cui l'elenco ubicazione spazi ( Prot.n. 1°-4/3-3/31-2003 Prot. Gen.159622/2003) di cui si allega copia i verbali avrebbero fatto riferimento all'occupazione di "spazi" (il numero 6 ed il numero 16) non congruenti con le vie indicate dal verbalizzante, trattandosi del numero 6 uno spazio sito in località via Puccini (vedere allegato) e del numero 16 uno spazio sito in località viale Miramare (vedere allegato), non rendendo quindi valida la veridicità dei verbali;
in subordine, qualora ci si fosse altresì riferiti alle sezioni di spazio numero 6 e numero 16, appartenenti a spazi siti nelle vie indicate dal verbalizzante, i verbali si sarebbero riferiti a posizioni tabella estranee a quelle indicate dal Comune di Trieste, facendo quindi riferire i verbali a spazi di affissione elettorale inesistenti;
in subordine, qualora ci si fosse riferiti agli spazi realmente previsti Comune di Trieste ma identificati dal verbalizzante con terminologia approssimativa e diversa da quella formalmente indicata dalla delibera di Giunta, il verbalizzante avrebbe fatto riferimento a sezioni di spazio (la numero 6 in sette spazi e la numero 16 in uno spazio) mai fatte occupare dalla sottoscritta, salvo eventuali affissioni abusive a me estranee;
in subordine, qualora ci si fosse riferiti all'unico manifesto fatto affiggere dai fiancheggiatori della sottoscritta, a cui era stata assegnata la sezione di spazio numero 11, è molto probabile che il verbalizzante abbia adottato un criterio di computo diverso da quello fatto adottare dalla sottoscritta su indicazione degli Uffici del comune di Trieste, a fronte di molte sezioni di spazio totalmente prive di numerazione.
Accadeva, infatti, che il giorno 7 ottobre 2003, in seguito ad un sopralluogo preliminare degli spazi elettorali effettuato dai signori Marino Sponza, nato a Rovino d'Istria il 20/08/1944, e Ugo Raza, nato a Gradisca d'Isonzo il 22/8/1937, di cui si allega testimonianza scritta (allegato 2) ed anche prova fotografica (allegato 3), fosse rilevata la totale mancanza di numerazione delle sezioni di spazio di propaganda indiretta in alcuni spazi del comune di Trieste (tra cui: spazio n. 21, località Opicina, posizione tabella "Villaggio del Fanciullo"; spazio n. 22, località Opicina, posizione tabella "Via Carsia dopo caserma Polizia"; spazio n. 23, località Trebiciano, posizione tabella "Sul piazzale tra Cimitero e Campo Sportivo"; spazio n. 24, località Padriciano, posizione tabella "Sulla Strada Provinciale, sul muro di recinzione ex campo profughi"; spazio n. 25, località Gropada, posizione tabella "Capolinea autobus"; spazio n. 26, località Basovizza, posizione tabella "Sullo spiazzo laterale alla strada Lipizza, vicino allo stagno"; spazio n. 27, località Contovello, posizione tabella "Sul muro di Strada del Friuli dopo la strada che conduce alla chiesa e verso Trieste"; spazio n. 28, località Prosecco, posizione tabella "Nei pressi del monumento Caduti"). In seguito alla segnalazione fattami di questa mancanza, telefonavo al comune di Trieste per segnalare il caso e farmi dare istruzioni su come procedere nel momento in cui si sarebbero successivamente fatte eseguire le affissioni.
La telefonata veniva fatta il giorno 7 ottobre 2003, con apparecchiatura viva-voce in presenza, come testimone, di Walter José Mendizza, nato a Montevideo (Uruguay) il 2/3/1953. L'indicazione del Comune prescriveva come regola di computo (così come poi da me verificato anche previsto dall'art. 3 della Legge 212/56 e come applicato in tutti gli altri tabelloni numerati) l'inizio del conteggio delle sezioni di spazio a partire dalla prima in alto a sinistra per poi proseguire in orizzontale fino all'ultima ossia la decima in alto a destra, e successivamente passando alla linea orizzontale sottostante dalla undicesima fino alla ventesima. Tale procedimento doveva essere applicato anche nel caso in cui fossero state presenti eventuali interruzioni strutturali dei tabelloni, essendo le sezioni destinate alla propaganda indiretta un unico corpo, così come esplicitato anche dalla costante partizione verticale colore arancio. In seguito ad ispezione degli spazi successiva alle affissioni, i manifesti elettorali di propaganda indiretta a sostegno della sottoscritta non occupavano sezioni diverse dalla numero 11. Alcuni di questi erano tuttavia stati coperti dai manifesti di Ettore Rosato, come da esposto presentato da Ugo Raza alla Questura di Trieste, Commissariato di Villa Opicina (allegato 4).
E' quindi ipotizzabile che il verbalizzante Ten. Marino Casali si sia fatto ingannare nel conteggio dalla presenza di una interruzione strutturale tra i tabelloni (come visibile nell'allegato 3), procedendo a capo riga dopo i primi cinque. Nella foto allegata è visibile, tra l'altro, l'occupazione abusiva della sezione di spazio n. 11 (in basso a sinistra), a me spettante, compiuta dai sostenitori del candidato Ettore Rosato.
Allegati:
1) Copia delle "Tabelle di assegnazione spazi", delle "Sezioni di spazio" ed "Elenco ubicazione spazi";
2) dichiarazione scritta di Marino Sponza e Ugo Raza;
3) fotografia dello spazio n. ......... in località ...........................da cui si evince la totale mancanza di numerazione e l'affissione abusiva alla sezione di spazio numero 11 del manifesto di Ettore Rosato, come dedotto oltre che dalle indicazioni verbali del comune di Trieste anche dalla normativa vigente (art. 3, Legge 212/56).
4) esposto presentato da Ugo Raza.
Christina Sponza