MORATORIA SULLA PENA DI MORTE:
Lettera del senatore Willer Bordon


MORATORIA SULLA PENA DI MORTE

Illustrissimi organizzatori, caro Pietro,

la convocazione per oggi alle 18 dell'Aula di Palazzo Madama per la conversione del Decreto in materia di energia, mi impedisce di essere anche fisicamente con voi. Vi trasmetto quindi le riflessioni su cui ho articolato il mio intervento.

Da settembre, finalmente, l'Assemblea Generale dell'Onu, si pronuncerà sulla 'Moratoria universale della pena di morte'. Quel 'finalmente' ha cinque contenuti. Il governo italiano, sollecitato dalla lunga, tenace opera di 'Nessuno tocchi Caino', incalzato dal pesantissimo pronunciamento del Capo dello Stato, infine quasi 'costretto' dall'iniziativa nonviolenta radicale condotta in primo luogo da Marco Pannella e Sergio d'Elia, ha deciso con il Presidente Prodi di operare perché la richiesta di Moratoria sia 'lanciata' dall'intero corpo dell'Unione Europea, assieme ad una più ampia coalizione mondiale, all'apertura della prossima Assemblea Generale. Obiettivo operativamente raggiunto ora grazie all'efficace lavoro del Ministro degli Esteri D'Alema, dopo che dal 1995 in poi i governi italiani hanno continuato a lastricare di buone intenzioni le strade dell'inferno della pena di morte.

L'Unione Europea ha ora dunque deciso di presentarsi unita come protagonista di una grande iniziativa politica. Incredibile ci sia voluta tanto tempo e fatica per affermare uno dei capisaldi della Ue, addirittura discriminante per i nuovi membri dell'Unione. Nel momento in cui la costruzione europea sembra in gran tempesta e senza nocchiero, forse con troppi nocchieri, è importante per la sua identità, capacità di protagonismo politico, addirittura per la sua costruzione istituzionale.

L'Onu si pronuncerà su di una proposta specifica, dalle conseguenze epocali non solo per quel che riguarda la pena di morte, ma anche, a cascata, per la certezza del diritto e l'irrogazione delle pene. I tempi sono ora fissati: c'è una data che, a differenza di volte precedenti, l'Unione Europea, e di conseguenza l'Onu, è costretta a rispettare.

L'impegno di due ministri europei, l'italiana Bonino ed il francese Kouchner, ha sbloccato una situazione di impasse. Ed oggi la strada della Moratoria è appoggiata anche dal  'Terzo Congresso Mondiale Contro la Pena di Morte' ed 'Amnesty International', in precedenza scettici quando non apertamente ostili. Trovandosi qui oggi assieme, anche se non di persona, un politico di queste terre come me, con compagni radicali, rappresentanti degli Enti locali, Autorità accademiche, credo che il compito sia  quello di riflettere anzitutto come possiamo dare il nostro ulteriore apporto a questo percorso e quali indicazioni trarne per il complesso più generale della nostra attività nei diversi campi.

In primo luogo è evidente che non si tratta di una battaglia vinta, anche se appare assolutamente probabile il pronunciamento favorevole dell'Assemblea Onu. Ma a quel punto inizia la vera 'avventura', rendere operative le conseguenze di quel voto politico. E su questo il mio impegno è totale.

Per quanto riguarda il resto della nostra diversa, ma pur simile attività, credo che questa vicenda ci insegni che con la tenacia si raggiungono gli obiettivi, che si possono ricondurre persone ed istituzioni ai propri valori fondanti, che si possono raggiungere grandi obbiettivi impiegando in modo archimedeo forze limitate, se applicate al punto e momento giusto e se corrispondono ad un comune sentire.

Della tua, della vostra iniziativa mi preme sottolineare, tra gli altri, il metodo partecipativo che permette a forze politiche distinte, ma non per questo distanti, di fare sintesi su tematiche e proposte di altissimo valore. Nella vicenda del partito democratico da anni mi sono dedicato a garantire una connotazione politica aperta alle energie innovative e riformiste della società, aperta a tute quelle forze laiche, liberali, socialiste e radicali che non possono e non devono essere escluse da meccanismi verticistici.

Auguro quindi davvero buon lavoro ai presenti e ti confermo massima disponibilità per continuare insieme questa storica battaglia di civiltà,

Willer Bordon

25/06/2007