... la sorte di milioni di embrioni crio-conservati, così come la speranza di cura di chi è consapevole che dalla ricerca scientifica su tali cellule, potrebbero aprirsi nuove frontiere nella cura di numerose patologie. Destinata alla spazzatura anche la speranza di procreazione di molti cittadini italiani, con una legge illiberale che pone seri dubbi di costituzionalità.

La legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita, recentemente approvata dal Senato, rappresenta una delle tante testimonianze, sempre più tangibili, di quanto forte sia la capacità d'ingerenza delle istanze vaticane, sulle scelte politiche del nostro paese e non solo; è infatti recente anche una legiferazione repressiva delle possibilità di ricerca scientifica nell'unione europea.

A fronte di un Parlamento genuflesso alle logiche clericali ed in palese contrasto non solo con il sentire popolare ma anche con la naturale evoluzione della nostra civiltà e della nostra scienza, non resta che ricorrere, ancora una volta, all'aiuto dei cittadini italiani, sempre che sia concesso loro di potersi democraticamente esprimere, così come purtroppo sempre più raramente accade.

Il referendum abrogativo è l'unica soluzione possibile, a meno che prima non si verifichi un intervento della Corte Costituzionale, provocato dalle azioni di decine di ginecologi professionisti della fecondazione assistita che già stanno annunciando la loro - di fatto e per deontologia medica - impossibilità ad applicare questa legge.

Il referendum abrogativo sarà soluzione praticabile e vincente se, assieme a noi, si mobiliteranno concretamente coloro i quali (da sinistra alla componente liberale di Forza Italia, passando per la parte laica, e quindi non Rutelliana, della Margherita) fino ad oggi hanno, a parole, espresso la loro contrarietà alla legge.

Christina Sponza

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