DENUNCIA - QUERELA
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia
DENUNCIA - QUERELA
Il sottoscritto Pietro Pipi, nato a Palermo il 10/05/1973, residente a Gorizia in via xxxxxxxxxxx, in qualità di Segretario dell' Associazione Radicale "Trasparenza è partecipazione" intende sporgere querela per i fatti di seguito esposti:
- il 10/09/2007 ho presentato presso gli uffici del Comune di Gorizia una petizione popolare avente ad oggetto l' "Elezione diretta del Difensore Civico" (ALLEGATO 1);
- l' art. 75, comma 2, dello Statuto del Comune di Gorizia recita che "Le petizioni e le proposte sono ricevute dal Sindaco che assume i provvedimenti di propria competenza entro un mese oppure provvede immediatamente a farle sottoporre
- all'esame degli organi competenti, i quali sono tenuti a deliberare nel merito entro tre mesi";
- del tutto inutili, allo scopo di garantirew il rispetto del termne statutario, si sono rivelate le sollecitazioni, inviate a vari Organi del Comune, del 24/10/2007 (ALLEGATO 2), del 31/10/2007 (ALLEGATO 3) del 30/11/2007 (ALLEGATO 4). Del 12/12/2007 (ALLEGATO 5), dell' 8/01/2008 (ALLEGATO 6);
- in data 7/12/2007, a tre giorni dalla scadenza del termine perentorio indicato statutariamente per la discussione nel merito della petizione, il Presidente del consiglio Comunale Sig. Rinaldo Roldo inviava al sottoscritto una nota nella quale chiariva che sarebbe stata sua "premura iscrivere la disamine della petizione all' ordine del giorno dei lavori della prima seduta utile del Consiglio Comunale" (ALLEGATO 7);
- ad oggi, ad oltre trenta giorni dalla scadenza del termine e dalla nota indicata, nessuna iniziativa è stata assunta dal Comune di Gorizia per garantire il rispetto le regole scritte nello Statuto, e la petizione popolare "giace" senza la dovuta disamina dell' organo competente;
Tanto espongo all' attenzione dell' autorità giudiziaria per chiedere, sporgendo formale querela e esprimendo la volontà che si addivenga a punizione, che si voglia procedere per il reato di cui all' art. 328 c.p., e per quanti altri reati si riterrà di ravvisare nelle vicende esposte.
Il sottoscritto richiede, altresì, di essere informato delle eventualità di cui agli artt. 406-408 c.p.p.
Ci si oppone fin da ora alla definizione a mezzo di decreto penale di condanna.
Dott. Pietro Pipi
MANDATO
Con il presente atto nomino quale mio difensore di fiducia l'Avvocato Michele Capano, del foro di Salerno ed eleggo domicilio, per tutto quanto concerna il presente procedimento, presso il suo studio in Via Capitano Domenico Fiore, n. 36 84132 Salerno.
Delego il citato difensore al deposito del presente atto.
E' autentica
Avv. Michele Capano
Roma, lì 10/01/2008
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