COMUNICATO 05-09-2003
CONFERENZA STAMPA, SABATO 6 SETTEMBRE
Oggetto: elezione suppletiva nel collegio 2. Candidatura Sponza.
Per la rabbia di assistere all'indistinto partitico, che soprattutto nei momenti elettorali si trasforma in gioco delle parti, ho deciso di investire gran parte delle mie energie nell'attività politica.
Per condurre e dimostrare come si possa condurre una battaglia politica assieme ai cittadini, anche al di fuori della rappresentanza istituzionale, ho deciso recentemente di impegnarmi nel sostenere una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare il sistema elettorale nella nostra regione. Un sistema elettorale che faccia corrispondere direttamente il candidato ai suoi elettori, per una migliore valutazione delle capacità ed un controllo più efficace delle sue azioni. Un sistema che funzioni esclusivamente con la suddivisione del territorio in collegi uninominali e l'elezione diretta anche della carica di presidente. Non più, quindi, gruppi sociali che si identificano con partiti ma un insieme di individui che si relaziona con un altro individuo, scelto come proprio rappresentante, il quale, a sua volta e su alcuni temi, si organizza in "parti" con altri candidati od eletti.
Poiché proprio queste elezioni suppletive si svolgeranno con il meccanismo elettorale che si vorrebbe applicato alla scelta di tutti i parlamentari italiani e consiglieri regionali, costituendo quindi un ottimo esempio pratico ed un occasione di maggiore amplificazione di una battaglia; poiché ritengo che, così come si possono condurre battaglie politiche fra i comuni cittadini, si possa fare complementariamente anche all'interno del parlamento, costituendo, in maniera assolutamente trasversale su alcuni temi, forti gruppi di azione; poiché ritengo urgente mobilitarsi a tutti i livelli affinché la minoranza attualmente più vessata, che è l'individuo, possa trovare una risposta politica che lo valorizzi innanzi tutto come singolo e speciale essere umano e non lo reprima in artefatte regole sociali che troppo spesso ed ipocritamente si vogliono ricondotte a giustificazioni morali e naturali; poiché soltanto un individuo libero e soddisfatto di sé è in grado di allacciare costruttivi rapporti con gli altri individui; poiché, purtroppo, soltanto dopo aver raggiunto uno stato limite si sofferenza si può pensare ad una efficace rinascita e ricostruzione; poiché proprio Trieste e la sua periferia, oggi più che mai manifesta disagio sociale ed economico, essendo nella vecchiaia - e quindi nella assenza della distrazione operata dall'attività lavorativa - che l'individualità si presenta con tutto il tormento che le è stato inflitto; ho deciso di candidarmi.
Oggi sono negate molte delle minime garanzie di libertà personale, anche se purtroppo ci si accorge di ciò soltanto quando si è intimamente toccati e quando, spesso, manca la lucidità per combattere. Investire in democrazia significa muoversi in anticipo, prima che le cose precipitino, prima di essere direttamente coinvolti. A quanti di voi è stato concesso di non sopportare maggiori pene perché qualcuno, tempo fa e non necessariamente perché direttamente coinvolto, si è battuto per legittimare il divorzio e legalizzare l'aborto? Per dare ad ognuno di noi oggi la possibilità di una scelta morale individuale?
Manca ancora molto per arrivare ad essere una società, come insieme di persone che si relazionano le une con le altre nel pieno rispetto delle rispettive individualità e libertà, con tutto il potenziale costruttivo che da ciò deriverebbe.
La libertà di decidere della propria vita, con un testamento biologico, legalizzando l'eutanasia.
La libertà di ridurre le proprie sofferenze nel caso in cui, per volontà o per necessità, si ricorra all'aborto, con l'introduzione dell'aborto chimico al posto di quello chirurgico.
La libertà di cura e di ricerca scientifica, con l'utilizzo della "clonazione terapeutica" e l'utilizzo delle cellule staminali sovrannumerali.
La libertà di unirsi con una persona, anche dello stesso sesso, sottoscrivendo una sorta di "contratto di coppia" e vedendo riconosciuti tutti i diritti di cui può godere una coppia sposata.
La libertà di porre velocemente fine al proprio rapporto matrimoniale, una volta deciso il divorzio, riducendone notevolmente i tempi d'attesa.
La libertà di gestire la propria sessualità senza obblighi di clandestinità, e quindi di più facile sfruttamento, legalizzando la prostituzione.
La libertà di non essere costretti a finanziare la malavita organizzata, con la legalizzazione delle droghe.
La libertà di vivere in uno stato laico, non politicamente e costituzionalmente legato ed influenzato dalla Chiesa, abolendo il Concordato con la Chiesa Cattolica.
La libertà di poter essere più facilmente assunti con contratti a tempo indeterminato, abolendo l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
La libertà di vedersi riconosciuto un risarcimento dei danni subiti per dolo o colpa grave dei magistrati.
La libertà di essere agevolati nel momento del voto, facendo diventare prassi il voto elettronico ed introducendo il voto on-line.
La libertà di essere costantemente informati su tutte le attività e gli atti degli organi istituzionali e giurisdizionali, con la pubblicazione on-line e la trasmissione audio-video.
La libertà di decidere di non andare a votare per i referendum, ma non per questo inficiandone la validità, con l'abolizione del quorum.
La libertà di finanziare soltanto chi si impegna in battaglie politiche che si ritengono importanti, eliminando il finanziamento pubblico ai partiti.
CHRISTINA SPONZA
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