GORIZIA - Diario di stage


Pietro Pipi mi ha chiesto di fare un diario di stage... non ho idea di come farlo né a cosa servirà, ma so che sicuramente mi avrebbe fatto piacere leggere qualcosa di simile prima di richiedere questo stage. Da un anno controllo il blog dell'Università. La laurea biennale si sta avvicinando e le prospettive di lavoro dopo l'Università sono una gran nebulosa inafferrabile. Per questo in questo mio ultimo anno da studente ho deciso di fare stages, che sono opportunità di avvicinarsi al lavoro in modo più concreto di un master o di un ennesimo corso per il quale farmi mantenere.

E' così che sul sito www.sp.units.it, oltre ai soliti stage in comune o in provincia, oltre allo stage alla Caritas, già fatto, c'era uno stage presso l'ONG Nessuno tocchi Caino, vi faccio richiesta e mi presento senza grande aspettative al colloquio.

Il primo colloquio si svolge in un bar molto caratteristico di Gorizia, grande tavole in legno, pareti imponenti che devono aver visto lunghe  serate fumose per anni, immagini rievocanti l'Impero Austroungarico,  vino, e Pietro, che mi chiede il curriculum, mi interroga in inglese e mi spiega che c'è la possibilità di partire dalla bettola goriziana per andare a New York, a seguire il progetto di moratoria internazionale delle esecuzioni capitali. Da quel colloquio cominciano tre mesi di attesa, in cui vengono selezionate altre persone, non arrivano risposte certe, si fa un budget e si capisce che 6 mesi a New York non sarebbero mai stati sostenibili finanziariamenteŠ si cercano fondi, a Gorizia le risposte non arrivano, non riesco a cercare soldi per me e per un progetto in cui non so ancora se sarò coinvolta...

Le date previste per la comunicazione degli stagisti slittano, nei telegiornali si parla dell'Ordine del Giorno dei lavori dell'Assemblea Nazionale e non vi è traccia di soggetti relativi alla pena di morte, nel frattempo i Radicali italiani cominciano lo sciopero della fame per chiedere attenzione e serietà politica verso un tema così importante e a lungo rimandatoŠ  e io seguo attentamente tutto ciò, ma senza risposte di nessun tipo e senza spiegazioni cerco altri modi di disfare la nebulosaŠ fino a quando, mentre sto facendo chiarezza nella nebulosa del futuro, Pietro mi chiama per dirmi che l'indomani ci sarebbe stato il colloquio definitivo in cui sarebbero state scelte le stagiste. Il giorno dopo, di nuovo senza grandi aspettative , sono di nuovo nel bar nostalgico di Francesco Giuseppe e tra una sigaretta e l'altra mi viene detto che dopo tre giorni sarei dovuta partire con altre due ragazze per fare uno stage di 5 giorni a Roma, durante il quale avrebbero deciso chi tra di noi sarebbe andata a New York. Penso già di alzarmi e andarmene, temo si tratti della solita cosa italiana, in cui va tutto bene, è bello andare a Roma, tanto nella vita si ha tempo e si hanno soldi...

Ma poi Pietro offre la sua casa per alloggiarci durante quella settimana e ci comunica che è riuscito a trovare dei fondi per finanziare lo stage dalla Provincia di Gorizia e da Gherghetta, il Presidente della Provincia. Riconosco la serietà,  mi rassicuro, faccio le valige e dopo tre giorno sono in treno con Alessia e Paola. Lasciamo le valige a casa di Pietro e andiamo nella sede di Nessuno tocchi Caino  in via Torre Argentina, sede anche dei Radicali italiani, del Partito Transnazionale Radicale, di Non c'è Pace senza Giustizia (la mitica associazione che si impegnò per la Corte Penale Internazionale e che contribuì sia alla sua istituzione, sia all'implementazione dei trattati istitutivi della Corte nei Paesi che richiedevano la sua assistenza legale), infine radio radicale, l'associazione che si occupa dell'esperanto e l'associazione di Luca Coscioni per la ricerca scientifica.

Appena arrivate, dopo una notte insonne, Elisabetta Zamparutti, segretaria di NtC e dei Radicali ci spiega in cosa sarebbe consistita l'attività di stage e ci dà un manuale sulla campagna di NtC contro la pena di morte. Cominciamo studiandoŠ mentre attorno squillano i telefoni, si coordinano con New York, dove proprio quel giorno c'è stata la giornata di apertura  dei lavori dell'Assemblea Nazionale, chiamano giornalisti... e noi cerchiamo di concentrarci sui 14 anni precedenti di attività, mentre attorno l'atmosfera scotta! Il pomeriggio cominciamo a tradurre articoli tratti da fonti inglesi su condannati e sentenziati, impariamo vari lessici giuridici, scopriamo che in Iran impiccano con molta facilità, mentre che in Cina è appena stato introdotta da poco come obbligatoria l'azione di adire alla Corte Suprema per la conferma delle pene capitali.

La sera arriva veloce e la stanchezza anche, per cinque giorni ci alziamo all'alba e torniamo la sera tardi a casa, traduciamo, studiamo, chiamiamo emittenti televisive per chiedere di trasmetter e a titolo gratuito uno spot di Oliviero Toscani a sostegno della campagna, simuliamo conversazioni con rappresentanti di altri paesiŠ il tempo vola e venerdì arriva in fretta, nemmeno una fotocopia è stata fatta, migliaia di imput ed informazioni lavorano nella nostra testa, i Radicali ci piacciono sempre di più, lavorano tantissimo, sono appassionati, non fanno parte della "casta"... ma perché non li abbiamo conosciuti prima, ci chiediamo. In ufficio si chiamano personaggi di rilievo internazionale, Pannella passa la sera...

Già questi 5 giorni sono stati più produttivi di un mese di università... e venerdì è arrivato in fretta, io sono scelta per partire per New York, Paola intano per Roma, Alessia comincerà dopo un mese, dopo la  laurea, e verrà mandata a Roma o a New York secondo le necessità del momento. Ma subito ci viene proposta anche la possibilità di seguire in Gabon una conferenza di più giorni organizzata da Non c'è Pace senza Giustizia per l'implementazione nella legislazione interna della risoluzione contro la pena di morte.

Ora sto tornando a Gorizia per traslocare definitivamente dopo 5 anni, martedì sarò di nuovo a Roma per essere seguita ancora prima di partire, dopodiché passaporto e casa permettendo partirò. Non so quanto possano servire queste righe, in futuro aggiungerò le attività svolte, ma ci tenevo a far sapere che questa possibilità di stage è un'opportunità unica, che alla fine non è stata fornita né dalla nostra università, nella dalla città di Gorizia, che troppo spesso limita alle strutture il suo sostegno allo studio. Questa opportunità è stata data da un ONG che ha deciso di investire nella formazione di tre studenti e di devolvere loro dei fondi che avrebbero dato un po' di ossigeno all'organizzazione.

Federica

03/10/2007