Il Piccolo 10-05-2002
Quasi definito il passaggio delle strade Anas. Resiste la «grana» relativa ai beni culturali
Trasferiti i controlli su invalidità civile e lingue minoritarie
TRIESTE - «Due importanti norme sono state approvate, e le rimanenti sul tappeto sono ormai avviate a buon fine»: così ha dichiarato ieri sera, al termine di un intenso confronto a Roma fra i rappresentanti regionali e ministeriali, il presidente della Commissione paritetica Ferruccio Saro. La prima norma approvata riguarda il trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in ordine al riconoscimenti dell'invalidità civile. La materia era fin qui gestita dal ministero dell'Interno tramite le prefetture e l'intera partita passa così in capo alla Regione, ferma restando per gli accertamenti medici la competenza delle Asl. Si prevede pertanto che le 15-17 mila domande annue per la concessione della pensione d'invalidità saranno ora smaltite - questo, almeno, il presupposto - secondo più celeri e snelle procedure regionali.
Sono state poi approvate le norme d'attuazione in materia di lingue minoritarie, la cui competenza legislativa viene trasferita anche in questo caso dalla Stato alla Regione. La quale avrà così piena autonomia nel deliberare in particolare sull'uso del friulano a scuola e nelle amministrazioni locali, nonché nell'assecondare le istanze della minoranza germanofona e di quella slovena, anche se in quest'ultimo caso esse sono ricomprese nella specifica legge nazionale di tutela. Nel corso della stessa riunione - alla quale la rappresentanza del Friuli Venezia Giulia è intervenuta alla guida di Giovanni Bellarosa, segretario generale della giunta - l'onorevole Saro, che rappresenta il governo, ha svolto una dettagliata relazione sullo stato di avanzamento della trattativa per il passaggio alla Regione delle strade Anas (con soppressione del relativo Compartimento e della Motorizzazione civile, il cui personale verrà a sua volta trasferito alla Regione) e di alcuni servizi ferroviari regionali.
Si tratta di perfezionare ancora pochi dettagli - ha riferito Saro - per cui la complessa partita verrà senz'altro chiusa la prossima volta, nella seduta della paritetica fissata fra due settimane. Il contraddittorio riguarda ancora la quantificazione - che però viene calcolata meccanicamente secondo determinati parametri - delle risorse che lo Stato dovrà contestualmente versare alla Regione. Si tratta di valutare esattamente il valore degli interventi già fatti dall'Anas per le manutenzioni ordinarie e straordinarie rispetto allo stato reale delle opere stradali. Ancora in alto mare, invece, la trattativa per il trasferimento - al quale lo Stato centrale oppone forti resistenze - delle competenze per i Beni culturali. Avvalendosi delle norme costituzionali che affidano allo Stato la gestione di tale patrimonio, i ministeriali oppongono ostacoli. Ma in ogni caso la Regione chiede una competenza solo «concorrente», che sia frutto di una maggiore integrazione tra funzioni statali e regionali e perciò capaci di produrre istruttorie uniche e procedure più rapide specie in tema di vincoli.
g.p.