Lettera 23-04-2002
In politica ci si assume delle responsabilità.
Ho partecipato alle due riunioni convocate sul tema ed ho proposto di fare di questa iniziativa(referendum e P.d.L. regionale maggioritaria)la priorità politica dei prossimi mesi, impegno subito e forte per trascinare il partito in una battaglia che a partire dal FVG può essere nazionale.
La risposta nei fatti è stata che i compagni delle varie provincie di Tolmezzo, Gorizia, Pordenone ed Udine non possono o non vogliono o non ritengono necessario mobilitarsi che il sabato o la domenica (forse, compatibilmente con altri impegni politici e non). Impegni a finanziare l'iniziativa nessuno o comunque nessuno ha posto il problema.
In queste condizioni comunque si è deciso, anche per questioni di visibilità sulla stampa, di fondamentale importanza andare in consiglio regionale , formalizzare il comitato e convocare i giornali per annunciare la raccolte delle firme. Una cosa è annunciare, una cosa è raccogliere.
Visto che ho fatto già una esperienza di referendum regionali (la proposta di legge comunque ha bisogno di 15.000 firme!!!) in condizioni magari anche più scalcinate, non dico che non si può fare un buon lavoro, ma bisogna partire con ben altra determinazione oppure lavorare per creare altre condizioni di partenza.
Se si fa una battaglia politica si può riuscire o no, vincere, convincere o essere battuti, di certo comunque non si fa "brutta figura (sono d'accordo con Andrea) Ma il punto è proprio questo.
Si ha veramente voglia di fare questa iniziativa politica o si vuole invece in mancanza di meglio (ed in vista delle elezioni regionali) fare un po' di propaganda ?
Mi assumo la responsabilità di dire che oggi non esistono le condizioni per partire, almeno non in questo modo , avendo un ruolo decisivo nella importante battaglia sul referendum confermativo e sulla proposta di legge di iniziativa popolare regionale maggioritaria e presidenzialista (in altre parole senza raccogliere un numero "serio" di firme si lascia il monopolio del referendum confermativo e la battaglia "presidenzialista" ai neoreferendari tipo ILLY).
Mi assumo la responsabilità di dire che oggi esistono ottime ragioni per fare una campagna di propaganda maggioritaria e presidenzialista, ma questo permettetemi non mi interessa, se nel mentre nei fatti siamo battuti da una legge proporzionale e finto presidenzialista.
Spero di essere smentito nei fatti.
Marco Gentili