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Il Messaggero Veneto 15-06-2002

Collavini (FI): è giusto fare marcia indietro

UDINE - «E' un bene se Saro si ravvede sulla riforma elettorale regionale». L'onorevole di Forza Italia Manlio Collavini, che già alcuni mesi addietro aveva espresso pubblicamente le sue riserve sul tema, saluta con soddisfazione il passo indietro del coordinatore provinciale udinese del suo partito in merito alla legge-voto del Friuli-Venezia Giulia. «Questa iniziativa politica - afferma - ci consentirebbe di evitare il referendum e di questo ne sarei contento, non tanto per quello che può essere il risultato delle urne, ma per la soddisfazione che mi dà far risparmiare i soldi dei contribuenti su un'inutile consultazione».

«Cambiare idea - prosegue Collavini - è sintomo di intelligenza, mentre l'ottusità, al contrario, inibisce ogni opportunità di cambiamento, anche positivo. Ero e resto convinto del fatto che il testo della riforma elettorale regionale sia da correggere. Per questo, sono perfettamente d'accordo con la proposta lanciata da Saro e mi auguro che anche Antonione, Romoli e Tondo siano della stessa opinione». Dal parlamentare forzista, dunque, un convinto via libera all'ipotesi di rivedere la legge-voto, anche e soprattutto per evitare la consultazione referendaria promossa per mettere i bastoni tra le ruote all'attuale proposta di riforma avanzata dalla maggioranza in Regione.

«Se quella indicata da Saro e dal sottoscritto, con qualche mese di anticipo - conferma Collavini -, è la via maestra, è altrettanto opportuno intervenire subito per scongiurare un referendum che, fra l'altro, costerebbe alla Regione un consistente gruzzolo di denaro pubblico. Anche questo, credo, sarebbe un messaggio positivo per i cittadini del Friuli-Venezia Giulia e per i nostri elettori in particolare». D'accordo con Saro si è detto anche il congliere regionale di An Franco Baritussio