| Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Forum FVG | Posta | Link |


Il Gazzettino 03-12-2001

OSSERVATORIO NORDEST

Rilevazione dell'Istituto Poster in collaborazione con la Cassa di risparmio di Padova e Rovigo

Una famiglia sempre più tecnologica

Il cellulare è presente in otto case su dieci, come il videoregistratore. Cresce il personal computer

Si diffonde a ritmi piuttosto rapidi, nel Nordest, l'utilizzo di alcuni strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. Nel corso dell'ultimo anno è cresciuto sensibilmente il consumo di questo tipo di beni. Inarrestabile l'avanzata del telefono cellulare, presente, ormai, in quasi otto famiglie su dieci. Ma sono sempre di più le case del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia dove ha fatto il proprio ingresso anche il personal computer. Sebbene in costante riduzione, rimane comunque rilevante la porzione di cittadini esclusi da questa rivoluzione, concentrati, in particolar modo, nelle fasce più anziane della popolazione, e in quelle dotate di un livello d'istruzione più basso. E' questa la situazione fotografata dal settimanale sondaggio dell'Osservatorio sul Nordest, realizzato dall'Istituto Poster per conto del Gazzettino e della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e diretto da Ilvo Diamanti.

Solo l'anno scorso lo trovavamo ancora al secondo posto nella graduatoria degli strumenti tecnologici più utilizzati nel Nordest. Oggi il telefonino affianca e supera, seppur con un margine molto ridotto, il videoregistratore. Tutti i prodotti presi in considerazione dal sondaggio, per la verità, vedono incrementare i propri indici di utilizzo. Ma è soprattutto il cellulare a fare registrare lo scarto più consistente rispetto all'anno precedente. La quota di persone che dichiarano la presenza, in famiglia, di almeno un telefono portatile passa, infatti, dal 64\% della precedente rilevazione al 77\% di oggi. Superati altri prodotti della tecnologia entrati molto tempo prima nelle nostre case. Il videoregistratore, pur in crescita di 7 punti, si ferma al 76\%. L'impianto stereo si posiziona al terzo posto, portandosi, con un incremento di 5 punti, dal 62 al 67\%.

Stenta, invece, ad espandersi il ricorso alla carta di credito. Meno di un intervistato su due ne dichiara la presenza in famiglia (45\%), e l'incremento rispetto all'anno precedente si ferma a soli 4 punti percentuali. Molto più convinto il balzo in avanti del personal computer, che dopo il telefono cellulare si propone come lo strumento in più veloce ascesa. Il numero di persone che hanno a disposizione un PC, nella propria abitazione, passa infatti dal 34 al 42\%. Lenta, invece, la crescita dell'antenna satellitare, che si conferma all'ultimo posto della nostra speciale graduatoria. Nell'ultimo anno, tuttavia, è salita dal 10 al 15\% la quota di persone che hanno installato la parabola a casa propria. Ad esse si aggiunge, inoltre, un altro 6\%, che ne prevede l'acquisto entro l'anno.

Cellulare e PC, dunque, si presentano come gli strumenti in più rapida diffusione. Un risultato confermato anche dalla data di ingresso in famiglia dichiarata dagli intervistati. Per il 12\% delle persone interpellate, infatti, il cellulare costituisce una novità degli ultimi due anni. Una percentuale che si ripropone anche nel caso del PC. La presenza, nelle abitazioni del Nordest, del videoregistratore e dell'impianto Hi-fi si propone, all'opposto, come un fatto ormai consolidato.

Tra i caratteri socio-demografici quello che si associa in modo più evidente all'utilizzo degli strumenti tecnologici è, senza dubbio, l'età. Se, per fare un esempio, praticamente tutte le persone al di sotto dei 45 anni hanno, nella propria famiglia, almeno un telefonino (93-96\%), al di sopra di questa soglia la percentuale si abbassa molto rapidamente. Già tra i 45 ed i 64 anni essa scende al 71\%, mentre meno di un anziano su due segnala la presenza di un telefono portatile nella propria famiglia. Una relazione analoga si riscontra anche nel caso del videoregistratore.Se ci concentriamo sugli strumenti di più recente introduzione - il computer, il telefono cellulare e l'antenna satellitare - possiamo arrivare a costruire una tipologia di cittadini, che ci aiuta a distinguere i diversi livelli di competenza dei linguaggi tecnologici presenti nella società. Anche in questo modo le differenze rispetto allo scorso anno sembrano offrire indicazioni piuttosto nette. La categoria che abbiamo denominato degli esperti - chi possiede in casa tutti e tre i prodotti considerati - sale dal 5 all'8\% della popolazione. Sale, parallelamente, la quota degli alfabetizzati - di chi, cioè, dispone di almeno uno di questi strumenti. Anche questa categoria lievita di qualche punto percentuale e raggruppa, oggi, il 73\% della popolazione (solo l'anno scorso si fermava al 64\%). Per contro, si riduce, in misura consistente, il numero degli esclusi, che passa dal 31 al 19\%.

Nonostante i dati testimonino la netta progressione dei consumi tecnologici, va tuttavia segnalato come la situazione si presenti molto variabile nei diversi settori della società. La categoria degli esclusi, ad esempio, risulta particolarmente elevata in alcune fasce sociali. Tra gli anziani, ad esempio, dove diventa maggioranza assoluta degli intervistati (53\%); tra le persone con un basso livello d'istruzione, dove raggruppa oltre un terzo del totale (35\%); tra i pensionati (39\%) e le casalinghe (27\%).

Praticamente complementare risulta, poi, il profilo degli esperti. Il loro numero si associa in modo inverso all'età dell'intervistato. Si passa, infatti, dal 3\% degli anziani (al di sopra dei 65 anni) al 19\% dei giovanissimi (15 - 17 anni). Diretta, invece, la relazione con il livello d'istruzione (dal 2\% di chi dispone della sola licenza elementare al 18\% di chi ha conseguito almeno il diploma di scuola superiore). Dall'incrocio con la categoria socio-professionale emerge, infine, come gli esperti si concentrino, in modo specifico, in due gruppi: quello degli studenti (21\%) e quello dei lavoratori autonomi e degli imprenditori (17\%); tra chi possiede - potremmo sintetizzare - le conoscenze tecniche, ma anche le risorse economiche, per potere accedere a questo tipo di prodotti.

Fabio Bordignon