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Il Gazzettino 08-05-2002

Il candidato in pectore del centrosinistra: «Ma se avrà solo un ruolo di guida politica cercheremo subito un'intesa»

Illy: «Confermo, se si candida mi ritiro»

(m.p.) L'asse Illy-Cecotti è più un fantasma che agita la lunga vigilia elettorale del centrodestra che un'ipotesi reale, per ora. Tuttavia l'accoppiata funziona, in via negativa almeno. Nel senso che l'eventuale candidatura alla presidenza della Regione del sindaco di Udine escluderebbe "automaticamente" quella del deputato ex sindaco di Trieste. Illy lo aveva già annunciato «in tempi non sospetti» nel corso di un dibattito con Cecotti a una radio friulana. Ma anche oggi, a un anno dal voto, il deputato dell'Ulivo conferma: «Se c'è lui mi ritiro».

Nell'annuncio di un suo impegno diretto alle prossime elezioni regionali il sindaco di Udine ha precisato che questo non significa necessariamente una sua candidatura. Anzi, per ora sembra volersi ritagliare più un ruolo di regista politico attorno al tema centrale del federalismo. «Non è ancora molto chiaro cosa intende fare Cecotti - osserva Illy -: un'ipotesi è che possa candidarsi alla presidenza della Regione - un'altra che possa assumere il ruolo di leader di uno schieramento politico. Nel primo caso ribadisco che di fonte a una candidatura Cecotti alla presidenza della Regione non riterrei più utile una mia candidatura, perché Cecotti sarebbe un ottimo presidente». Indipendentemente dallo schieramento? anche se dovesse trovare un accordo con il centrodestra? «Ne faccio una questione di stima personale - risponde Illy - Ma certo, con quello che hanno detto autorevoli esponenti di Forza Italia e Alleanza nazionale mi sembrerebbe incredibile una sua candidatura alla guida della Casa delle libertà o di uno schieramento che la comprenda».

«Se invece Cecotti decidesse di mettere insieme gli autonomisti, non solo del Friuli, ma anche della Venezia-Giulia, con la spinta degli enti locali, sarebbe un fatto molto positivo che aprirebbe nuovi scenari», prosegue l'ex sindaco di Trieste. E conclude con un invito esplicito alla collaborazione: «Noto che ci sono già delle coincidenze di vedute di tipo programmatico tra il centrosinistra e gli autonomisti; condivido del tutto l'opinione Cecotti sulla necessità di una riforma federale che veda l'attribuzione di tutte le competenze amministrative e gestionali ai Comuni e in parte alle Province. Cecotti per ora non si schiera e dice "mi dovranno contattare"... Bene, io dico subito che non avrei avrei problemi a contattare Cecotti per valutare la possibilità di un'intesa».