| Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Forum FVG | Posta | Link |


Il Messaggero Veneto 16-03-2001

Difficoltà nell'autenticazione delle firme. Molti amministratori sono indisponibili

I radicali denunciano il boicottaggio

I consiglieri provinciali e comunali della provincia di Pordenone che non danno la loro disponibilità ad autenticare le firme per la presentazione delle liste radicali nella Destra Tagliamento dovrebbero essere bocciati, alle prossime elezioni, da parte dei cittadini.

L'anatema giunge da Stefano Santarossa, coordinatore provinciale della lista Emma Bonino, impegnato, insieme ai simpatizzanti del movimento, nella presentazione delle candidature, ovvero, oltre alla sua per la Camera in quel di Sacile-Maniago, quelle di John Fischetti a Pordenone-San Vito e Giacomino Pippolo al Senato. «Gli ostacoli per la raccolta delle firme ­ denuncia Santarossa ­ sono dovuti al quasi generale rifiuto da parte dei consiglieri comunali e provinciali ad autenticarle». Si sono salvati, nei giorni scorsi, Massimo Lionello, Alberto Scotti, Sergio Bolzonello, Raffaele Brigida e Flavia Maraston, a Pordenone, Orlando Scian (Cordenons), Fabio Celant, Bruno Manfè e Loris Monai (Sacile), Carlo Zoldan (Maniago) e l'assessore provinciale, Fernando Padelletti, e la consigliere, Monica Cairoli.

Un ultimo appello viene lanciato, in particolare, a tutti i rappresentanti eletti nelle sedi istituzionali affinché possano dare il loro contributo, telefonando al numero 0347.8367908. «La firma dei cittadini ­ continua Santarossa ­ è necessaria per garantire che i radicali possano continuare a lottare nel prossimo Parlamento per la riforma "americana" dello Stato, attraverso un presidenzialismo federalista contro i quaranta partiti e i loro 700 miliardi di finanziamento pubblico». I radicali sottolineano anche la necessità di un vero liberismo economico e l'antiproibizionismo laico sulla scienza, la droga, il sesso e le libertà individuali.